Contestata la mostra che celebra il Battaglione Azov

I pannelli esposti in via Dante a Milano, con il patrocinio del Comune, coperti con foto sulle atrocità dei soldati neonazisti di Kiev.

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Contestata oggi pomeriggio in Via Dante la mostra fotografica “Eyes of Mariupol” patrocinata dal comune di Milano, che “infanga la memoria della Resistenza celebrando senza vergogna i ritratti dei comandanti e dei soldati del Battaglione Azov, una milizia neonazista dal 2014 in prima fila nel massacro dei popoli del Donbass da parte del regime nazigolpista di Kiev”, scrivono i giovani di Cambiare Rotta. “Di pari passo con le politiche di guerra e la propaganda guerrafondaia in nome di una guerra per procura portata avanti dagli imperialismi occidentali in Ucraina, questa mostra è stata la prova finale di cosa ci fosse dietro all’antifascismo di facciata del Partito Democratico: lo sdoganamento e la normalizzazione del neonazismo in nome della tenuta di un sistema, quello neoliberista occidentale, che sta trascinando l’umanità intera verso la barbarie. I giovani antifascisti milanesi hanno risposto attaccando sui pannelli della mostra le immagini che restituiscono la verità storica delle efferatezze del battaglione Azov – dalla strage dei sindacati di Odessa alla repressione dei partiti di sinistra e degli antifascisti del Donbass – e indicando l’uscita dalla Nato come condizione necessaria per rompere la gabbia dell’imperialismo euroatlantico”.
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