Carriere alias, presidio degli studenti davanti al Pirellone

Gli studenti rivendicano le carriere alias nelle scuole, profili burocratici alternativi a tutela degli studenti trans e protestano contro la mozione di Fratelli d'Italia

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Presidio degli studenti davanti al Pirellone ieri pomeriggio contro la mozione di Fratelli d’Italia sulle carriere alias. La mozione, che doveva essere discussa nella seduta di oggi ma è stata rimandata, è contro le carriere alias, ovvero la possibilità per le persone transessuali di usare in classe il nome che corrisponde alla propria identità di genere, differente da quello anagrafico.
“Oggi come studenti e collettivi di tutta la Lombardia ci siamo mobilitati sotto regione perché siamo stanchi di avere i nostri corpi e le nostre identità strumentalizzate per giochi politici” – afferma Jacopo Cappa, dell’esecutivo dell’Unione degli Studenti Lombardia.  “Da destra a sinistra, non ci interessano parole vuote, vogliamo risposte concrete e tutele reali e le vogliamo ora!” – continua Sara De Vecchi, dell’esecutivo dell’Unione degli Studenti Lombardia. 

Gli studenti rivendicano le carriere alias in tutte le scuole: la misura, sottolineano,  rappresenta una ulteriore garanzia riguardante il benessere psicologico e il diritto allo studio degli studenti trans lombardi, che abbandonano gli studi durante le superiori nel 43% dei casi, e non accetteranno di essere strumentalizzati dall’opposizione partitica di centrosinistra, che “si è opposta con forza alla mozione ma non ha mai portato proposte concrete per contrastare questa tendenza”.
“Vogliamo l’approvazione e la tutela delle carriere alias nelle nostre scuole e in tutta la regione e continueremo a rivendicare una scuola realmente tutelante e transfemminista in piazza il 17 novembre, sciopero studentesco internazionale, perchè sui nostri corpi decidiamo noi!” – conclude Lux Callari, esecutivo dell’UDS Lombardia.

 

Questo presidio apre un autunno caldo di mobilitazione ed attivazione studentesca in tutta la regione e in ogni scuola, per rivendicare una scuola e una società tutelante a partire da strumenti come le carriere alias, così come bagni neutri, un’educazione sessuale al piacere, al consenso e all’affettività, congedo mestruale, codici contro molestie e discriminazioni, sportelli psicologici gratuiti e accessibili, e molto altro. Gli studenti saranno ancora nelle strade in tutte le città della Lombardia per lo sciopero studentesco internazionale del 17 novembre, data autunnale centrale di convergenza studentesca sulla diffusa questione del precario diritto allo studio che ad oggi il Paese garantisce ai giovani.

 

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