Omicidio di Donato Carbone, arrestati i due presunti responsabili

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L’auto dell’assassino e la furia omicidia, quegli undici colpi esplosi. Potrebbe finalmente aver trovato una svolta il giallo sull’omicidio di Donato Carbone, l’imprenditore di origine tarantina ucciso lo scorso 16 ottobre a Cernusco sul Naviglio nel milanese. Le indagini dei Carabinieri di Milano hanno portato all’arresto di due italiani pregiudicati ritenuti i responsabili del gesto efferato. Alla base di tutto una questione di soldi: la vittima era coinvolta in un giro d’affari illecito assieme al mandante, un uomo che aveva conosciuto già negli anni Ottanta, ma col quale non aveva più avuto rapporti diretti. Individuato poi l’esecutore materiale dell’omicidio, gli agenti hanno scoperto anche il motivo degli undici colpi esplosi: la pistola del killer si sarebbe inceppata al terzo sparo e per questo avrebbe dovuto finire il suo obiettivo con un’altra arma che aveva con sé. Con lo scopo di rinvenire materiale utile alla ricostruzione degli eventi sono stati anche eseguiti 6 decreti di perquisizione nei confronti di altrettante persone.

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