Scuola chiusa per Ramadan, per l’ufficio scolastico la decisione è irregolare

L'ufficio scolastico regionale della Lombardia ha riscontrato delle "irregolarità" nella delibera del consiglio d'istituto della scuola di Pioltello ha deciso la chiusura il 10 aprile, giorno della festa di fine Ramadan. Per questo ha chiesto al dirigente scolastico di "valutare la possibilità dell'annullamento". A favore della scuola interviene l'Arcivescovo Delpini: "E' un legittimo provvedimento"

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L’ufficio scolastico regionale della Lombardia ha riscontrato delle “irregolarità” nella delibera con cui il consiglio d’istituto ha deciso la chiusura della scuola di Pioltello, in provincia di Milano,  il 10 aprile, giorno della festa di fine Ramadan. Per questo motivo ha chiesto al dirigente scolastico di “valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento”. Lo ha comunicato lo stesso ufficio scolastico, senza però specificare quali siano le irregolarità riscontrate. “Sulla base delle risultanze dell’accertamento ispettivo disposto dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – spiega una nota -, sono state evidenziate talune irregolarità della delibera assunta dal consiglio d’istituto”. Di conseguenza “il direttore generale dello stesso ufficio ha pertanto invitato il dirigente scolastico, nella sua qualità di garante della legittimità dell’azione amministrativa della scuola, a valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento in autotutela da parte dello stesso consiglio d’istituto, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia”.
A sostegno della scuola interviene l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, dopo le parole del responsabile del dialogo interreligioso della Diocesi: “Non mi pare il caso di far diventare la cosa grande quando si tratta di un legittimo provvedimento della scuola”.   Quando gli è stato spiegato che l’ufficio scolastico regionale ha rilevato irregolarità nella delibera si è limitato a osservare che “hanno i loro organismi. Se lo hanno detto, avranno i loro motivi”. L’arcivescovo ha poi aggiunto che “una delle cose più importanti della vita è la religione. Non so come è il regolamento delle scuole, si sospende anche a carnevale”.

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