Carabinieri recuperano opera pre-faraonica che torna all’Egitto

Gli esperti del museo torinese hanno confermato che si tratta di un reperto dell'epoca “Naqada II”, datati circa tra il 3700 e 3400 a.C.

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Tornerà all’Egitto una tavolozza per cosmetici intercettata dal Nucleo Tutela del patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri. Il reperto, di epoca pre-faraonica, è stato individuato dal personale delle dogane di Vicenza in una spedizione in arrivo dall’Inghilterra. Allertati i carabinieri, questi hanno a loro volta chiesto il supporto degli esperti della soprintendenza di Venezia e poi coinvolto personale esperto del museo egizio di Torino. Gli esperti del museo torinese hanno confermato che si tratta di un reperto dell’epoca “Naqada II”, datati circa tra il 3700 e 3400 a.C. Il manufatto è particolarmente prezioso perché una tavolozza teriomorfa, ovvero che rappresenta una divinità o una figura mitica a forma di animale, con la forma rara di una doppia testa d’uccello. Il comandante del nucleo Emanuele Meleleo ha spiegato che siccome la spedizione non allegava alcun tipo di documentazione sulla sua provenienza e legittimità della proprietà è stata sequestrata secondo le regole della Convenzione UNESCO di Parigi del 1970. La Procura di Vicenza ha stabilito la restituzione all’Egitto tramite la consegna, presso il consolato generale della Repubblica Araba d’Egitto a Milano, alla ambasciatrice Manal Abdeldayem.

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