“Ora decidiamo noi”, flash mob degli studenti all’Arco della Pace

L'iniziativa è stata promossa dall'Unione Studenti per lanciare la mobilitazione nazionale del 17 novembre . I ragazzi rivendicano "una scuola che garantisca realmente il nostro diritto allo studio”.

0
193

I ragazzi dell’ UdS (Unione degli Studenti) si sono ritrovati all’Arco della Pace a Milano ieri  per un flash mob di lancio della mobilitazione studentesca del 17 novembre. Hanno aperto un enorme striscione di 20 metri che recitava “17 Novembre in piazza: Oradecidiamonoi”, e tra fumogeni e megafoni, hanno spiegato  le proprie rivendicazioni.

“Il 17 novembre manifesteremo in tutta la Lombardia e in tutta Italia per rivendicare una scuola che garantisca realmente il nostro diritto allo studio” dichiara Alessandro Di Miceli, coordinatore dell’UdS Lombardia. “Tantissimi studenti in Lombardia e in Italia non possono frequentare la scuola a causa dell’elevato costo economico che comporta. Per questo chiediamo la gratuità dei materiali scolastici e del trasporto pubblico, e soprattutto l’introduzione di un Reddito di Formazione, per emanciparci dalla condizione familiare di partenza”.


“Il diritto allo studio non è solamente una questione economica” spiega Jacopo Cappa, Responsabile Comunicazione dell’UdS Lombardia: “Anche la mancata tutela del nostro benessere (in primis psicologico) all’interno degli istituti non fa altro che negarci questo diritto.  L’attuale  modello di insegnamento, basato su lezioni frontali e valutazione numerica, è causa di grandi ansie e stress per noi studenti. Per questo vogliamo ribaltarlo, in favore di una valutazione narrativa e di una didattica partecipata che parta dai nostri interessi. Inoltre, chiediamo l’istituzione di carriere alias, codici antimolestie e sportelli psicologici funzionanti in tutte le scuole”.

“Rispetto a tutto ciò, siamo stanchi di essere solamente ascoltati (quando va bene) dalla politica” dichiara Sara De Vecchi, dell’esecutivo regionale dell’UdS Lombardia: “Vogliamo essere parte attiva rispetto alle decisioni che riguardano noi e il nostro futuro. Ciò vale in primis nelle nostre scuole, e perciò chiediamo un potenziamento dell’attuale sistema di rappresentanza studentesca (e la sua introduzione dove non è presente, ovvero nei CfP della regione). Ma vogliamo anche essere ricevuti dal Ministero e dall’Assessorato regionale all’Istruzione, affinché le nostre richieste possano essere concretizzate anche a livello nazionale e lombardo”.

Gli studenti annunciano che sarà un anno scolastico ricco di mobilitazioni e che non si fermeranno finché non avranno ottenuto le loro rivendicazioni.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.