Brigata ebraica Milano, ’25 Aprile egemonizzato dai violenti’

"In Duomo fanatici pro Hamas, noi aggrediti, un brutto spettacolo" ricostruisce con l'Ansa Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica di Milano. Fiano: "Portare la stella di David sta diventando impossibile, intanto i fascisti hanno onorato i caduti della Rsi, tra cui assassini e torturatori, al Campo X del Cimitero Maggiore".

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Milano, Scontri tra i manifestanti Pro-Palestina e la brigata ebraica al Corteo del 25 Aprile in Piazza Duomo. Nella foto Ipa: Scontri di fronte a Mc Donalds Duomo

“L’aggressione da parte di ragazzi arabi con i conseguenti ematomi e tagli riportati da chi manifestava pacificamente con la Brigata ebraica, sono ferite all’intero 25 aprile”. Ne è convinto il direttore del Museo della Brigata Ebraica di Milano, Davide Romano, che fa un bilancio con l’ANSA del corteo nazionale della Liberazione, dove ci sono stati insulti, fischi e anche aggressioni fisiche ai componenti della Brigata ebraica.

Milano, Scontri tra i manifestanti Pro-Palestina e la brigata ebraica al Corteo del 25 Aprile in Piazza Duomo. Nella foto Ipa: Scontri di fronte a Mc Donalds Duomo

In piazza Duomo, durante gli interventi istituzionali dal palco, gli attivisti pro Palestina hanno poi fischiato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e i vertici dell’Anpi, oltre alla Brigata Ebraica. “La legittimazione di gruppi ProPal con pulsioni antidemocratiche ha avuto il risultato di riempire piazza Duomo di minoranze di fanatici pro Hamas, pro ayatollah iraniani, pro Putin e pro Erdogan – prosegue Romano -. E nel contempo noi che ci siamo schierati dalla parte della democrazia, noi che volevamo ricordare la Resistenza della Brigata ebraica e degli ucraini in Italia, oltre che portare con noi i dissidenti di oggi iraniani, russi e eritrei, siamo stati aggrediti”. “C’è evidentemente qualcosa che non va. E non solo per la nostra incolumità, mai come questa volta a rischio – spiega -. Ma per tutto il 25 aprile, egemonizzato da queste minoranze fanatiche e violente. E’ stato davvero un brutto spettacolo, a cui speriamo di non assistere mai più”.

Secondo Davide Romano, oggi si sentono “poche voci a difesa degli ebrei italiani e talune addirittura giustificare l’ondata di antisemitismo, come ad esempio ‘è colpa di Netanyahu se l’antisemitismo cresce’, sentiamo spesso dire da pseudo-pensatori”. Eppure “siamo stati in tanti, dopo l’11 settembre, a difendere i musulmani presenti in Italia da offese e criminalizzazione”. “Se era razzismo, e lo era, prendersela con i musulmani in Italia per quanto fatto da Bin Laden o dall’Isis, perché ora non sento voci a sinistra denunciare questa intolleranza che colpisce gli ebrei italiani per quanto succede in Medio Oriente? – prosegue -. Sottolineo a tal proposito che l’aggressione di ieri durante il corteo è avvenuta proprio a chi portava lo striscione ‘Due popoli due Stati’, a certificare il desiderio di cancellare la presenza ebraica. Da Milano a Israele”. “E’ vero: la democrazia si logora quando non si ricorda l’antifascismo che ha liberato l’Italia. Ma quando le piazze si riempiono di simpatizzanti delle peggiori dittature, si bestemmia contro chi è morto per restaurare la democrazia in questo Paese – conclude -. E anche questo contribuisce a indebolire la democrazia”.

Interviene anche Emanuele Fiano, ex deputato Pd e candidato alle europee per i dem: “La giornata di ieri per me e per molti è stata difficile, molto difficile; diciamo una cosa semplice scrive sui social Fiano – portare la stella di Davide ai cortei del 25 Aprile sta diventando impossibile, anche se rappresenta i 5000 ebrei che parteciparono alla lotta di resistenza nella brigata ebraica” scrive sui social. “Insulti, spintoni, aggressioni, in quanto rappresenti quella stella – ha proseguito -. In una manifestazione che onora la libertà e la liberazione dalla violenza fascista e dall’antisemitismo”. “I fascisti intanto però non perdono mai il vizio e di nuovo al Campo 10 del Cimitero maggiore come sempre, hanno onorato i caduti della Rsi, tra cui assassini e torturatori”, ha concluso ricordando le commemorazioni fasciste avvenute ieri a Milano.

La commemorazione dei caduti della RSI al Campo 10 del Cimitero Maggiore

“Come ogni aprile i neofascisti cercano di elaborare il lutto della sconfitta. Lo fanno il 25 aprile nei cimiteri in formazioni inquadrate, probabilmente per non perdersi nei vialetti, oppure, nel tentativo di parate in stile neonazista per le vie della città. Anche ieri a Musocco al campo X si è vista la solita sfilata di Lealtà azione e domani si replica con la messa per i morti della Repubblica di Salò”. Cos in un comunicato di Memoria antifascista che sottolinea come ieri l’Associazione Memento e Lealtà Azione abbiano sfilato ancora una volta al Campo X del Cimitero Maggiore per onorare i caduti della Rsi. “In entrambi i casi sono pretesti per fare propaganda e ricordare i sicari fascisti che nel ventennio uccidevano oppositori fascisti, oppure, esponenti della Mutti che sono sepolti al cimitero maggiore.
Lo è il 28 aprile a Dongo dove ogni anno una nostalgica pattuglia ricorda Mussolini, lo è il 29 aprile a Milano, che con il pretesto di una vittima dello scontro politico degli anni ’70 si vuole ricordare un gerarca fascista e la fine del fascismo in Piazzale Loreto. Il neofascismo con braccia tese e simboli fascisti è l’aspetto militante che trova nel governo attuale un sostegno incondizionato che intende cancellare le violenze e le stragi commesse nel dopoguerra”, concludono.

 

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