A veder Briatore lamentarsi di Milano mi viene la sindrome della Casa di Carta

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Di Fabio Massa

Oggi vorrei toccarla piano. Pianissimo, dopo aver visto il video in cui Flavio Briatore si lamenta che gli hanno rubato il portafoglio o la borsa, sotto gli occhi del suo autista. E’ che proprio vorrei toccarla piano, ma non so se ce la faccio. So benissimo che ci sono zone della città in cui vivere è difficile, e sono le periferie, non certo Area C o via Della Spiga. So benissimo che ci sono responsabilità a tutti i livelli, sia del Comune che del Ministero dell’Interno, che di tutti gli altri organismi coinvolti. So bene che tutti i cittadini hanno il diritto a svolgere le loro attività e la loro vita sicuri di non essere rapinati, stuprati, violentati. So bene che le ragazze devono poter uscire la sera o la mattina, di notte o di giorno, senza che succeda loro niente, che facciano le operaie o le influencer. Sono d’accordo con tutto questo. Però quando vedo Briatore, cazzo Briatore!. Però quando vedo la Ferragni, cazzo la Ferragni! Quando vedo queste starlette da quattro soldi, questi imbecilli che vanno in giro con pacchi di denaro per fare video da postare su Youtube, quando vedo questa manica di cretini ricchi sfondati, che pretendono di avere sicurezza non perché è un diritto di tutti, ma perché è un loro diritto di ricchi, mi sale il crimine e un po’ vengo preso dalla sindrome della Casa di Carta.

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