Infettivologo Massimo Galli rinviato a giudizio per falso

Secondo l'accusa, Galli sarebbe intervenuto, come emerso dagli atti, come componente della "commissione giudicatrice" sul verbale di "valutazione dei candidati". Il 13 dicembre l'inizio del processo.

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L’infettivologo Massimo Galli, ex primario del Sacco in pensione, è stato rinviato a giudizio per falso e una imputazione” alternativa” (tra turbativa d’asta e abuso d’ufficio) assieme al suo ex collaboratore Agostino Riva, per uno dei filoni dell’inchiesta milanese su presunti concorsi pilotati per posti da professore e ricercatore alla Facoltà di medicina della Statale di Milano. Nei confronti di Galli, nell’inchiesta coordinata dai pm Carlo Scalas ed Eugenia Baj Macario, rispetto a quelle originarie le contestazioni erano state ridimensionate ed era rimasto solo un episodio di turbativa e falso per un concorso. Oggi il gup Livio Cristofano ha deciso di mandare a processo l’ex primario e Riva. Galli in aula ha rilasciato dichiarazioni davanti al giudice per rivendicare, in sostanza, la correttezza del suo operato e anche la sua storia professionale. Riva, suo stretto collaboratore, risultò il candidato vincente nel 2020 di un concorso per il ruolo di professore di seconda fascia in malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente. Secondo l’accusa, Galli sarebbe intervenuto, come emerso dagli atti, come componente della “commissione giudicatrice” sul verbale di “valutazione dei candidati”. Chi si era visto penalizzato, ossia Massimo Puoti del Niguarda, aveva comunque manifestato, dopo la notizia dell’indagine, la “massima stima” nei confronti di Galli. Per la vicenda sono finiti nei guai anche Claudio Maria Mastroianni, professore alla Sapienza di Roma e difeso da Caterina Fatta, e Claudia Colomba, associato all’Università di Palermo, componenti della commissione giudicatrice. Entrambi hanno patteggiato per falso una pena pecuniaria di circa 8mila euro. Il processo inizierà il 13 dicembre.

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