“Domani ci sarà l’assemblea dell’agenzia di bacino del trasporto pubblico locale che, come ha già anche deciso all’interno dell’ordine del giorno che è stato votato dalla maggioranza in aula consiliare, approverà quello che è l’aumento delle tariffe del tpl nella città di Milano e ovviamente nelle città che sono del bacino. Il sindaco e l’assessore Censi continuano a dirci che non lo vogliono aumentare però ci dicano le cose come stanno” e “dove trovano le risorse”: così Samuele Piscina, segretario cittadino della Lega e consigliere a Palazzo Marino in merito all’ipotesi di aumento delle tariffe Atm, durante una conferenza stampa della Lega in Comune per fare il punto sui ‘temi caldi’ per la città, sui quali il Carroccio promette battaglia. “Sono sufficienti 7 milioni di euro per sopperire a quello che è la differenza tra l’aumento e i prezzi attuali. Il comune di Milano ha appena approvato una variazione di bilancio di 100 milioni di euro. Diciamo che 7 milioni possono tirarli fuori dal cilindro se c’è veramente la volontà”, ha proseguito Piscina mentre “l’assessore per cercare di rimpallare la responsabilità chiede i soldi a Governo e Regione”. Sull’ipotesi di rincaro dei biglietti è intervenuto anche il capogruppo in Consiglio comunale, Alessandro Verri. “Da quando c’è stato l’ultimo aumento del biglietto del trasporto pubblico sono anche diminuite le corse e i servizi – ha detto – il numero di corse di superficie, è diminuito del 5%, con interi quartieri lasciati scoperti e attese di 20 minuti nei quartieri più periferici” e inoltre il servizio “è stato rimodulato dopo l’introduzione della metropolitana 4 con interi autobus sospesi, come ad esempio la 73, o rimodulati, come la 77 di Chiaravalle e l’84 a Rogoredo”.

In tema di mobilità, la Lega ha annunciato che proseguirà anche “la battaglia” contro l’aumumento del ticket per Area C previsto da fine ottobre. “Continueremo anche ad agosto” con la raccolta firme ha assicurato Piscina mentre Verri ha ricordato: “Milano quest’anno, quindi da quando è stata introdotta l’area B e da quando è stato aumentato il biglietto all’interno dell’area C, risulta la città più inquinata d’Italia. Queste scelte ideologiche sono andate a colpire nel portafoglio i cittadini milanesi e non hanno prodotto alcun effetto”.

“Se arriverà, come ha detto il sindaco, il parere della sovrintendenza” a favore del vincolo “lo stadio diventerà terra di nessuno. Milan e Inter hanno già deciso di andare fuori della città, una a San Donato, l’altra a Rozzano – ha continuato Piscina – La manutenzione dello stadio costa 6 milioni all’anno. Le squadre versavano 9 milioni all’anno al comune di Milano, che dopo faceva la manutenzione ma 3 se li teneva anche nelle sue tasche. Questi 9 milioni, ci chiediamo, il Comune di Milano dove andrà a recuperarli. Oltretutto l’indotto legato a quelle che sono le partite nazionali e internazionali, che non rientrerà più all’interno della città di Milano ma andrà in altre due cittadine”. Secondo Piscina “Il danno per la città è incredibile” e “Sala sarà ricordato come il sindaco che ha fatto scappare le due squadre milanesi dalla città”. In merito è intervenuta anche Annarosa Racca, consigliere della Lega e vicepresidente del consiglio comunale: “Nonostante le numerose richieste, non abbiamo mai fatto un Consiglio parlando dello stadio con la giunta, con gli assessori, con il sindaco. Vedere che il Meazza non sarà più il grande stadio di Milano ma che altre cittadine vicine avranno lo stadio, per me che sono una grande milanese, rappresenta una grandissima tristezza”.

Piscina ha parlato anche della chiusura dei parchi dopo il maltempo: “A me sembra veramente assurdo che a Milano ci voglia più di un mese per mettere in sicurezza i parchi e che comunque, durante il mese di agosto, i parchi debbano rimanere per forza totalmente chiusi quando i cittadini che rimangono a Milano cercano un po’ di ristoro, di verde, di ombra, non rimanendo chiusi in casa. Si tratta di persone che non possono permettersi di andare in vacanza, che si ritroveranno i parchi chiusi e a non poter andare nelle aree verdi” ha aggiunto.”.

“Milano non è più una città sicura. Siamo tutti i giorni sulla cronaca nera. Avevamo presentato come Lega un emendamento per un aumento di finanziamenti per le telecamere e questo non l’abbiamo ancora portato a casa”. Lo ha detto Annarosa Racca, vicepresidente del consiglio comunale e consigliere della Lega, in merito alla questione sicurezza durante una conferenza stampa del Carroccio in Comune per fare il punto sui ‘temi caldi’ per la città. Al riguardo, è intervenuto anche il capogruppo in Consiglio comunale, Alessandro Verri: “Ritorneremo alla carica per reintrodurre il taser. È una battaglia fondamentale sulla quale la Lega sta lavorando a livello governativo e sulla quale, anche a livello comunale, dopo il nostro ordine del giorno, approvato per l’avvio della sperimentazione, ritorneremo alla carica”. A margine della conferenza, il capogruppo ha poi indicato altri temi su cui la Lega lavorerà da settembre. In merito alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli immobili, Verri ha dichiarato: “Quanto accaduto all’interno della RSA “Casa per Coniugi” non deve più ricapitare in nessun altro immobile comunale. È gravissimo quanto accaduto, gravissima la mancanza del comune di Milano sulla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli immobili comunali”. Ha poi aggiunto: “Un tema fondamentale all’interno di Milano, è il tema delle case e del carovita. Milano è sempre più inaccessibile. Siamo pronti a settembre a dare battaglia anche sulla delibera del piano casa che evidentemente non va ad ascoltare i problemi dei più poveri e delle cittadine e cittadini più periferici della nostra città, ma solo ed esclusivamente andrà ad analizzare l’housing sociale che non può essere l’unica soluzione che Milano può adottare”. Infine, in merito al tema della cosiddetta ‘movida selvaggia’, Verri ha detto: “Abbiamo visto che Milano è incontrollabile, specie nel weekend. Noi chiediamo un intervento forte speciale nelle aree più periferiche della città, dove magari non ci sono tanti locali ma dove i minimarket e i locali dove vendono alcolici fino a tarda sera creano gravi disagi alla quiete pubblica e disturbo al sonno notturno che è un diritto di cui dovrebbero godere tutti i cittadini milanesi”.

 

 

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