Il Pd: “Calenda rinunci alla candidatura di Letizia Moratti”

Il leader di Azione rilancia: "Moratti è la nostra candidata" . E la stessa Letizia Moratti invita il Pd ad un confronto: "Incontriamoci. Ho anche scelto temi identitari del centrosinistra per aprirmi a un mondo che fa fatica ad accettarmi".

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I sindaci del Pd dicono sì all’incontro con Carlo Calenda di Azione, ma senza nomi già stabiliti a priori per la candidatura a presidente della Regione Lombardia, dunque senza la candidatura di Letizia Moratti. E’ questa la posizione espressa in una nota dai sindaci dem dei capoluoghi lombardi, ma non dal sindaco di Milano Beppe Sala, in vista delle elezioni regionali del prossimo anno.

Calenda e Moratti al Pd: “Incontriamoci”

Risponde Calenda: “Noi andiamo avanti su Letizia Moratti, che  è la nostra candidata. Spero lo sia di una coalizione che può portare la Lombardia fuori dalle mani della destra salvinista”. E la Moratti rilancia l’invito al Pd : “Ho scelto di candidarmi con una lista civica, il sostegno del Terzo popolo e con una proposta aperta a tutti i territori, partiti e liste civiche che vogliono misurarsi su cose concrete. La mia proposta è ‘incontriamoci’, ho anche scelto temi identitari del centrosinistra per aprirmi a un mondo che fa fatica ad accettarmi”, come l’ambiente e il lavoro.  E anche la cultura, perché “la Lombardia – ha concluso – è ultima in Italia per investimenti in cultura: non è più la Regione trainante del Paese e si deve misurare non solo all’interno dell’Italia”.

Oggi riunione di coalizione di centrosinistra: il Pd proporrà le primarie

Oggi il Pd alla riunione dei partiti della coalizione proporrà le primarie. L’invito alla riunione è rivolto alle liste civiche, ai Verdi, a Sinistra Italiana e a +Europa. Fonti del Pd fanno notare che ad ogni modo non c’è nessun diktat sulle primarie e se al tavolo emergeranno altre opzioni verranno prese in considerazione. Parlando della data per indire eventualmente le primarie, il segretario regionale Vinicio Peluffo ha indicato il periodo pre-Natale come quello più logico, visto che, con tutta probabilità, si andrà a votare a febbraio anche per il Pirellone.
Intanto, dopo l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia anche il sindaco di Brescia Emilio del Bono dice no alla candidatura.

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