Ipotesi scuole chiuse al sabato per risparmiare energia

Tra la varie misure per risparmiare sulle bollette fuori controllo c'è anche quella della settimana corta per le scuole. Il presidente Fontana: "Strada già sperimentata altrove senza conseguenze negative".

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Foto di Wokandapix da Pixabay

Contro i rincari dell’energia, anche “la riduzione di un giorno scolastico, togliendo il sabato, può essere una strada già sperimentata altrove senza conseguenze negative”: lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel giorno della riapertura delle scuole dopo la pausa estiva. Contro i rincari dell’energia è “importante che si operi in due direzioni”, da una parte con “un intervento del governo per mettere un tampone a questa situazione”, e dall’altro con un intervento “europeo” che dia “una risposta complessiva, ponendo limiti al prezzo del gas ed evitando di creare distorsioni nel mercato perché ci sono nazioni che non subiscono questi aumenti, un vantaggio assolutamente non legittimo”. Lo ha spiegato sempre Fontana a margine dell’inaugurazione dello spazio dedicato al progetto Fili alla stazione Bovisa di Milano. “Purtroppo – ha aggiunto Fontana – ci sono problematiche per le scuole, per i piccoli Comuni, per le Rsa, per le associazioni di volontariato e per tante attività che rischiano di non essere in grado di sopportare questo aumento”. Per questo Fontana, in relazione alle scuole, ha ribadito che l’idea di una settimana corta senza il sabato “non è da escludere, come si fa anche in altre parti d’Europa”. Infine il governatore ha risposto ai cronisti che chiedevano se fosse d’accordo con il piano non rigido ma graduale contro il caro energia presentato dal Comune di Milano: “Beh certo – ha commentato il governatore – finché non sapremo cosa succederà inutile mettere in allarme i nostri cittadini”. L’auspicio è che “il governo e l’Europa – ha concluso – riescano a mettere a posto le soluzioni necessarie. Ma dobbiamo iniziare a prevedere delle ipotesi nel caso le soluzioni non dovessero arrivare”.

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