Amministrative, Sala: vince Meloni ma non ha senso richiesta di staccare la spina al governo

"La Lega ha un problema di leadership. Salvini non può resistere, se ci prova vanno sotto il 10%.

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Un’analisi in “sei punti” sulle elezioni amministrative. La formula il sindaco Giuseppe Sala che, in un post su Instagram, scrive: “Con sincerità, cercando di non cadere nella propaganda partitica, ecco cosa vedo in queste elezioni:
1. Ha vinto Meloni. Non condivido per niente le sue idee e non credo che sarà per lei facile presentare FdI come un partito “conservatore”, ma a tanti piace. E ha vinto non solo perché non è al governo. Detto ciò, non ha alcun senso la sua richiesta di staccare la spina proprio al governo Draghi. In questo momento storico non dobbiamo solo “stare” in Europa, ma dobbiamo “contare” in Europa. E se il Governo cade, tanti saluti a tutto il lavoro fatto!
2. La Lega ha un problema di leadership. Salvini non può resistere, se ci prova vanno sotto il 10%. Io sono sempre critico nei suoi confronti, ma apprezzo la risposta che dà alla richiesta di Meloni: “un conto sono le città, un altro il Governo”. Speriamo lo pensi davvero.
3. Il M5S la barriera del 10% (a scendere) l’ha già sfondata. In questo momento non hanno identità, se Conte prova a intestarsi la battaglia ambientalista fa sorridere.
4. Il PD è il primo partito, è vero, ma a fronte di un suo oggettivo buon risultato il “campo largo” è senza attrezzature e si rischia di non riuscire a coltivare nulla.
Una coalizione è più dei singoli partiti. Dovrebbe servire a eliminare le asperità interne e conquistare così anche la fiducia delle persone che si stanno sentendo lontane dalla politica.
5. Uno spazio progressista esiste. L’ho detto più volte, a me non piace l’idea di un posizionamento al “centro”, penso debba essere una formazione sociale, liberal-democratica, popolare, ambientalista. Lo sappiamo tutti che lo spazio c’è, ma sembra così difficile metterlo assieme! Aggiungo che a mio giudizio non ci possono però essere dubbi sull’area a cui guardare: non può che essere il centro-sinistra.
6. Qualcosa, anzi tanto, da dire sul non voto secondo me c’è. Chiamiamo le persone su grandi temi che sono avvertiti come speranze ed esigenze delle vite di tutti, continuiamo ad ascoltare le loro domande. Ovunque nel mondo si leggono i segni di un possibile Big Bang sociale, non possiamo ignorarli”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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