C’è una bimba con disabilità in classe e i genitori tengono a casa i propri figli. Perchè la presenza di quella compagna di scuola non la vedono come un’occasione per insegnare ai propri figli che siamo tutti uguali e che nessuno è escluso, ma  per mamme e papà rappresenta  un ostacolo al percorso di apprendimento. Succede alla scuola primaria di Cornegliano Laudense (Lodi) dove gli alunni sono stati tenuti a casa per un giorno da molti genitori per protesta contro le difficoltà che a loro avviso sarebbero provocate dalla presenza della bambina disabile in classe. L’episodio risale all’11 ottobre scorso ma è venuto alla luce solamente ieri quando una comunicazione ufficiale è stata diramata dall’istituto in cui si richiama ai valori dell’inclusione e al principio costituzionale dell’universalità della scuola pubblica. Martedì gli insegnanti del circolo hanno anche organizzato una manifestazione con striscioni. Il papà di un alunno ha fatto sapere che la protesta dei genitori, comunque, non sarebbe stata contro l’inserimento scolastico della bambina ma per risposte giudicate inadeguate o mancanti, da parte della scuola, a fronte di difficoltà lamentate per problemi di comportamento dell’alunna in classe.

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