Celebrati a Varese i funerali di Stato di Giuseppe Zamberletti

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte hanno presenziato nella Basilica di San Vittore a Varese ai funerali di Stato di Giuseppe Zamberletti, morto sabato all’età di 85 anni. Le esequie dell’ex ministro e padre della Protezione civile sono celebrate dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. Presenti, tra gli altri, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, il presidente della Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Varese Davide Galimberti e molti volontari della Protezione Civile, anche dal Friuli e dall’Irpinia. “Noi siamo qui a tributare il nostro omaggio, a esprimere la nostra gratitudine, a condividere una preghiera per un uomo che si è curato delle ferite dell’umanità”. E’ questo un passaggio dell’omelia che l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha pronunciato stamani nella basilica di San Vittore di Varese per i funerali di Giuseppe Zamberletti, il ‘padre’ della Protezione civile morto sabato scorso all’età di 85 anni. 

“Un uomo che riusciva sempre a essere positivo e ottimista”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha ricordato Zamberletti, poco prima dei funerali di Stato. “Zamberletti – ha aggiunto il presidente – ha rappresentato al meglio lo spirito lombardo, sempre pronto a rimboccarsi le maniche senza mai piangersi addosso. Sapeva affrontare con concretezza e grande logica tutti i problemi che gli venivano sottoposti”. “Resterà per sempre e per tutti – ha concluso Fontana – un modello istituzionale da seguire, lo porterò sempre nel cuore e non dimenticherò mai quanto di buono ha fatto per Varese, per la Lombardia e per l’Italia intera”.

“E’ stato un grande abbraccio a un grande uomo quello che Varese e tutta l’Italia hanno dato questa mattina a Giuseppe Zamberletti. Un abbraccio che ha portato migliaia di persone in Basilica e in piazza San Vittore per i Funerali di Stato che sono stati caratterizzati da sentimenti di gratitudine sincera per una splendida ed eccezionale persona. Mi ha particolarmente commosso vedere tanti cittadini, istituzioni e volontari della Protezione civile che sono arrivati dal Friuli, dall’Irpinia, dalla Valtellina, dalla Toscana, dall’Emilia e da tante altri parti d’Italia, che grazie all’impegno e alla dedizione di un vero servitore dello Stato come Giuseppe zamberletti oggi vivono in territori che hanno riconquistato la speranza. Popoli che quando sono stati colpiti dalla sciagura hanno ricominciato a sperare grazie all’idea e al lavoro di un grande uomo come Zamberletti. Come ha detto durante l’omelia l’Arcivescono Delpini, Zamberletti si è preso cura delle ferite del Paese e delle persone”. Così il sindaco di Varese Davide Galimberti presente questa mattina ai Funerali di Stato.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati