Secondo i dati dell’Osservatorio trimestrale di Immobiliare.it nel terzo trimestre del 2018 sia le locazioni sia i prezzi richiesti da chi vende casa sono pressoché stabili: i costi per comprare, in tre mesi, si sono fermati a un’oscillazione in negativo dello 0,1%, mentre quelli degli affitti sono aumentati dello 0,4%. Guardando a un arco di tempo più esteso, e confrontando le cifre rilevate a settembre 2018 con quelle dello stesso mese del 2017, i prezzi richiesti per le vendite risultano scesi dello 0,6%, mentre gli affitti si rivelano in uno stato di ottima salute, con un aumento medio del 2,9%.
Nel terzo trimestre dell’anno le locazioni sono salite in tutte le città capoluogo di provincia della Lombardia. Il picco massimo – spiega Immobiliare.it – è stato raggiunto a Sondrio, dove chi affitta casa, in tre mesi, ha alzato la posta del 4,5% in tre mesi. Si è registrato un aumento del 2% a Cremona. Milano e Como si confermano le città più care, con costi che superano di gran lunga quelli delle altre città. Milano in particolare ha visto crescere gli affitti di quasi il 5% in un anno.
È più variegata la situazione delle compravendite, perché se in regione i prezzi restano mediamente stabili in alcune città le oscillazioni sono ancora negative. È il caso di Mantova, dove si registra il calo trimestrale maggiore, pari al -2,3%. Seguono per performance in discesa Lecco (-,5%) e Bergamo (-1,3%). Rimangono più vicini alla stabilità i valori delle altre città lombarde.
Per comprare casa in Lombardia, a settembre 2018, il prezzo medio richiesto è stato di 1.982 euro al metro quadro; cifra questa ben lontana da quella record di Milano, dove servono 3.273 euro/mq. Si superano i 2.000 euro a Como e Monza, complice la popolarità del lago nel primo caso e la vicinanza a Milano nel secondo. I valori più bassi, che non superano i 1.300 euro/mq, si rilevano a Cremona e Mantova.

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