Proseguono le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dal pm di Milano Silvia Bonardi,  per arrivare ad individuare l’autore del lancio del sasso sulla provinciale a Cernusco sul Naviglio, che ha provocato la morte di Nilde Caldarini, colpita da un malore per lo spavento. Le indagini, da quanto si è saputo, sono complicate anche dal fatto che non ci sono telecamere che hanno ripreso il lancio del sasso, né sarebbero arrivate indicazioni utili dai testimoni ascoltati. Al momento, anche dai primi esiti dell’autopsia, pare che la donna non sia stata colpita dal sasso né da schegge, anche se solo l’esito degli esami istologici, stando a quanto riferito, potrà fornire la certezza che il decesso è avvenuto per un infarto seguito allo choc. Il fascicolo è stato iscritto con l’ipotesi di “morte in conseguenza di altro reato” , ma se si arrivasse a rintracciare l’autore del lancio, gli inquirenti potrebbero contestare l’omicidio volontario con dolo eventuale, ossia con l’accettazione del rischio che comporta la propria condotta.

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