Il Museo Diocesano di Milano è stato intitolato al cardinale Carlo Maria Martini, nel novantesimo dalla sua nascita. È stato l’arcivescovo Angelo Scola, questa mattina,  a scoprire la targa dedicata al suo predecessore scomparso nel 2012, in una cerimonia a cui hanno preso parte la sorella Maris Martini e le massime autorità locali, a partire dal presidente della Lombardia, Roberto Maroni, e dalla vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, che hanno tenuto brevi discorsi ufficiali. Scola ha ricordato che il museo è stato voluto da Martini per “educare i visitatori alla fede”, perché il Diocesano ospitato nei chiostri di Sant’Eustorgio è “un’istituzione culturale, sì, ma con un fine pastorale, quindi salvifico”.Fra le opere donate al museo anche un ‘San Francesco riceve le stimmate’ opera del Bergognone, che era appartenuto allo stesso Martini. Per il governatore Maroni, la figura del cardinal Martini è “un esempio per chi fa politica e si mette al servizio del cittadino”. A suo avviso, “senza il suo pensiero limpido, l’impegno concreto e la capacità di dialogare con tutte le anime della città, Milano oggi non sarebbe quella che è”, ovvero “una guida” per l’Italia. Anche la vicesindaco Scavuzzo ha indicato nell’esempio di Martini la sintesi di quella “tensione ambrosiana che fa così grande la città di Milano”. La dedicazione del Museo Diocesano, ha detto, “è un regalo alla città, per il futuro della città”, che fa tesoro dei valori “martiniani della bellezza, dell’apertura e del dialogo”. Presente alla cerimonia anche il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, che in una nota ha parlato del cardinale come di un “padre per Milano, di cui ricordiamo le tante opere buone che ha compiuto”.

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