Una mostra con più di 50 tavole illustrate dai principali fumettisti italiani e un’asta benefica. Insieme a un grande successo di pubblico. Al Castello Sforzesco di Milano rivivono, con un intento solidale, i protagonisti delle canzoni di Enzo Jannacci.
E per “Gente d’altri tempi. Enzo Jannacci, nuove canzoni a colori”, la mostra curata da Davide Barzi e Sandro Paté, organizzata da Scarp de’ tenis e Caritas Ambrosiana con Comune di Milano, arriva la proroga.
La mostra, grazie alla disponibilità del Comune di Milano, resterà infatti aperta fino al 28 gennaio.
L’iniziativa, lo ricordiamo, intende onorare, ancora una volta, il grande artista milanese, cantore, per mezzo secolo, della Milano e dell’Italia dei margini sociali, delle periferie geografiche ed esistenziali, di biografie sfortunate, stralunate, trascurate.
La mostra raccoglie il contributo di più di cinquanta grandi fumettisti, illustratori e artisti italiani, ciascuno impegnato con una delle canzoni del vasto repertorio jannacciano.
Più di cinquanta tavole originali e in grande formato fanno così rivivere i personaggi del cantautore milanese, in un pantheon stralunato di antieroi, cantati senza pietismi, con ironia e disincanto, eppure con una simpatia, un’umanità e uno spirito di accoglienza che tanto hanno da insegnare alla Milano e all’Italia di oggi.
Le opere, tutte donate gratuitamente dagli autori, saranno poi battute dalla Casa d’aste milanese Porro & C. il prossimo 1 febbraio 2016, alle ore 18, presso la sede di via Olona 2 a Milano. I fondi raccolti saranno destinati all’accompagnamento sociale delle persone senza dimora e dei venditori della rivista.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati