Per quanto riguarda la campagna vaccinale anti-covid “un’ipotesi di completamento della Fase 1, in base all’attuale piano di consegne, è prevista per il 5 marzo. Se non dovessero intervenire delle modifiche nel piano di consegne, potremo avere la vaccinazione di tutta la Fase 1” e poi da “dal 5 marzo potremo partire con la Fase 1 bis”: lo ha riferito l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti in audizione in commissione sanità al Pirellone. Nella Fase 1, come ricordato dall’assessore, sono ricompresi tutti gli operatori sanitari e sociosanitari e ospiti e personale delle Rsa. Le categorie che sono inserite nella Fase 1- bis invece, ha spiegato Moratti “sono le residenzialità psichiatrica, l’assistenza domiciliare e i loro operatori, i centri diurni, i farmacisti, le professioni odontoiatriche, la sanità militare e il personale da utilizzare nelle fase successive, come la polizia di stato, gli ambulatori accreditati, i medici liberi professionisti, gli informatori scientifici del farmaco e altri operatori”. Se le consegne dei vaccini saranno rispettate, quest’ulteriore fase, ha riferito ancora l’assessore al Welfare “dovrebbe chiudersi a fine marzo, attorno al 25-26 marzo” e “da quel momento potrebbe partire la Fase 2 che riguarda gli ultra ottantenni (circa 700 mila persone) le persone dai 60 ai 79 anni e (2 milioni) e i cronici fragili indipendentemente dall’età”. “Nella Fase 1 sono in fase vaccinazione gli operatori sanitari e socio sanitari delle strutture di ricovero e cura e ospiti delle Rsa. La popolazione individuata è una popolazione di 340 mila unità, gli aderenti sono 320 mila” e sono stati utilizzati “i criteri che la struttura commissariale ci ha inviato e che indica ‘operatore a qualunque titolo presente in struttura’:  ha riferito l’assessore Letizia Moratti. “Le vaccinazioni effettuate alla data del 26 gennaio erano 246.271 su 305.820 dosi consegnate, pari al 78,5% – ha detto ancora Moratti -. L’indicazione data dal commissario è stata quella di avere scorte sufficienti per garantire a tutti la somministrazione della seconda dose”. L’assessore ha quindi rassicurato sul fatto che “abbiamo alle consegne attuali la certezza di poter effettuare tutte le seconde dosi”. “Se poi dovessero diminuire – ha sottolineato – abbiamo comunque la scorta che ci è stato chiesto di tenere ed è quello che abbiamo fatto”.

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