Strage di Erba, il giorno della difesa di Olindo e Rosa

Seconda udienza oggi a Brescia per la discussione della richiesta di revisione del processo a Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo per la strage di Erba dell'11 dicembre del 2006.  Tante persone in coda per assistere al processo.

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Seconda udienza oggi a Brescia per la discussione della richiesta di revisione del processo a Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage di Erba dell’11 dicembre del 2006.  Decine di persone si sono messe in coda stamani per poter poter partecipare all’udienza, come lo scorso primo marzo. I legali della coppia puntano su prove nuove, a loro avviso, che potrebbero portare alla assoluzione a 18 anni dell’eccidio. L’accusa ha chiesto siano dichiarate inammissibili tutte le istanze.
Tra la gente in coda tante persone hanno detto di voler assistere all’udienza per curiosità.
Presente 
Azouz Marzouk che nella strage di Erba perse la moglie e il figlio di due anni, al suo arrivo a Brescia ha spiegato: “Conduco questa battaglia per tutti, non posso dire se ho avuto nemici, ho vissuto in pace con tutti”. L’uomo, che sostiene l’innocenza dei coniugi, ha sottolineato: “Ho letto le carte, ho visto il percorso di questi anni che confermano che qualcosa non va, sono tantissime le cose che non tornano”.
I fratelli Castagna vorrebbero solo “tornare alla normalità e vedere riaffermata la verità” ha detto l’avvocato Massimo Campa, che difende i fratelli Pietro e Giuseppe che nella strage di Erba del 2006 persero mamma, sorella e nipote. Azouz, che sostiene l’innocenza dei coniugi Romano? “Di Azouz abbiamo già detto e l’abbiamo perseguito”, ha detto l’avvocato al suo arrivo a Brescia.

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