Team Fedez vs team Ferragni in un Paese triste

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Di Fabio Massa

C’è il team Fedez e il team Ferragni. Lei santa o strega. Lui cinico oppure vittima. Che palle. Se ci fosse un po’ di pensiero critico, in Italia, si potrebbe dire che questo è il vero patriarcato. Il dibattito sulle coppie come se noi sapessimo non solo tutto, ma addirittura qualcosa di quella coppia. Le loro parole, i loro pensieri, i loro sentimenti. E invece no, tutti a ipotizzare questo o quello. Una vergogna mai vista. Lui se ne è andato di casa ed è finito a Miami: vergogna, l’ha lasciata. Lei mentre lui poverino soffre continua a postare le foto della sua reggia in CityLife. E poi il veleno nel quale tutti intingono la penna. Altri team. Team Selvaggia: questi ricconi maledetti che vivono grazie ai social. Team anti-Selvaggia: quella invidiosa che li ha distrutti. E poi, ancora, quel podcast Muschio Selvaggio. Lei si è incavolata perché lui non l’ha difesa, perché non l’ha difesa, ha fatto bene a non difenderla. Che meraviglia. Di tutta questa vicenda una sola cosa è certa: che siamo pronti a dividerci per lei o per lui, esattamente come negli anni ’50. Alla stessa identica maniera. Che siamo ansiosissimi di immedesimarci in questo o in quello, che abbiamo ancora bisogno di guardare le loro vite per dimenticarci le nostre. E che in Italia, oggi come fu per i nostri genitori e i nostri nonni, esistono ancora le famiglie reali, che qualunque cosa facciano conquistano le prime pagine dei giornali. Per qualcuno potrebbe essere una rassicurante abitudine. Per me è fonte di indicibile tristezza.

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