In Lombardia oltre 2.500 persone prese in carico per disturbo da gioco d’azzardo

Dati allarmanti diffusi dalla Uil Pensionati Lombardia che chiede al governo misure incisive per contrastare la ludopatia.

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Sono allarmanti i dati sul gioco d’azzardo, in particolare tra gli anziani. Alla fine del 2022 sul territorio lombardo sono stati presi in carico oltre 2.500 persone con disturbo da gioco d’azzardo, per un volume di prestazioni sanitarie e psico-socio-educative  di circa 1,5 milioni di euro. Lo sottolinea la UIL Pensionati Lombardia, che si  si mobilita contro il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico). Un fenomeno che nel 2021 ha visto gli italiani (e i pensionati) gettare 111 miliardi di euro.
Il 31 gennaio si riunirà il Coordinamento Lombardo di “Mettiamoci in gioco”, di cui la Uil Pensionati fa parte.  L’obiettivo è quello di   ribadire l’appello fatto al Presidente della Repubblica e ai ministri del Governo in cui si chiedeva “la pubblicazione libera online dei dati sul gioco pubblico fisico e a distanza da parte dell’agenzia dogane e monopoli”
perché si intraprendano misure incisive contro un vero e proprio male.

” Il nostro appello è rimasto inevaso – sottolinea la segretaria UIL Pensionati Valeria Cavrini –  e riteniamo che sia necessaria un’azione incisiva per contrastare il gioco d’azzardo che vede coinvolti persone, famiglie e i territori, anche alla luce del fatto che sui ludopatici, lo Stato deve mettere in conto i costi dal punti di vista sanitario e sociale, senza dimenticare il ruolo della criminalità organizzata”.

Nell’ultimo anno, sottolinea la Uil,  la Lombardia ha bruciato 12 miliardi solo nel gioco d’azzardo “fisico“ legale (fonte Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). Videolotterie (3,7 miliardi) e slot machine (3,6) sono ancora le più utilizzate. Ma l’online (73 miliardi giocati nel 2022), che in Italia ha sorpassato per la prima volta le sale dedicate al gioco (63 miliardi), continua la cavalcata iniziata durante la chiusura dei centri per il Covid: in Lombardia la stima è di 9 miliardi, ma la cifra è incompleta per i tanti “zero“ che compaiono accanto alle giocate sulle slot virtuali. A questi numeri si aggiunge poi il sommerso, la quota di puntate e scommesse illegali che escono dai radar dello Stato. Ma quello che preoccupa i pensionati è anche la notizia che il Governo voglia chiudere l’osservatorio sulla dipendenza da azzardo per sostituirlo con una con una cosiddetta “Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia.
“Ci preme tutelare – conclude Cavrini – chi è caduto nella trappola del gioco, ma anche chi rischia di caderci. Tra i cosiddetti ludopatici, ci sono molti over 65 che buttano
la pensione giocando on line o davanti alle macchinette o con i “gratta e vinci” e sono stimati essere il 26% dei giocatori patologici con una maggiore difficoltà nell’essere sensibilizzati sulla loro dipendenza proprio perché si informano poco sulle iniziative di recupero che vengono spesso diffuse su internet”.

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