Taglio ai fondi per la disabilità, scontro in consiglio regionale

Bocciato un documento della minoranza che chiedeva di evitare i tagli. La maggioranza: "Nessun taglio, le risorse saranno convertite in servizi"

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Scontro in aula in consiglio regionale tra maggioranza e opposizione sui tagli dei sussidi alle famiglie con persone con disabilità grave e gravissima, previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza e recepito dalla delibera della giunta regionale del 28 dicembre scorso.
Bocciato il documento presentato dalle minoranze che chiedeva alla Regione di integrare le risorse destinate ai sussidi individuali alle famiglie in cui sono presenti disabili gravi e gravissimi per evitare i tagli a tali sussidi previsti a partire da giugno, tagli che  vanno da 250 a 350 euro al mese.  “Una scelta ignobile – attacca il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino – siamo di fronte a un taglio inaccettabile, operato dalla giunta Fontana con un vero e proprio blitz il 28 dicembre scorso. La destra ripete che i sussidi saranno sostituiti da nuovi servizi. Il problema è che questi nuovi servizi non ci sono e non potranno essere realizzati in pochi mesi, vista la scarsità di risorse”. Il risultato secondo Majorino “è che dall’1 giugno prossimo chi percepiva 650 euro al mese, già insufficienti ai propri bisogni di assistenza, ora ne riceverà 400. Un’offesa alla dignità”.

E’ stata approvata, invece, una mozione della Lega che ricorda in premessa che il Piano nazionale per la non autosufficienza “è stato voluto dal governo Draghi con il voto favorevole di quasi tutte le forze politiche compreso il Pd”. Il documento impegna la giunta a proseguire le interlocuzioni con il governo per garantire un tempo congruo per l’attuazione dei Lep e non lasciare scoperte le famiglie nella prima fase di attuazione delle nuove direttive nazionali. “Il Piano – ha spiegato il capogruppo della Lega Alessandro Corbetta – prevede che una parte delle risorse oggi erogate direttamente alle famiglie venga convertita in servizi da somministrare tramite gli enti locali e le Ats. Non si tratta dunque di tagli come è stato sostenuto in questi giorni ma della conversione di una parte delle risorse da monetarie a servizi”. Durante la discussione è intervenuta anche l’assessore regionale alla Disabilità Elena Lucchini: “Respingo con forza – ha dichiarato – ogni strumentalizzazione politica di un tema così importante. In particolare smentisco la presunta mancanza di coinvolgimento delle associazioni delle famiglie con disabili”.

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