Banca d’Italia: guerra in Ucraina ha effetto gravissimo per l’economia

Lo ha detto il governatore Ignazio Visco nel corso di un incontro all'Ispi - Istituto per gli studi di politica internazionale - a Milano. "Proteggere i deboli che non ce la fanno".

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Ignazio Visco all'Ispi

La guerra in Ucraina “ha un effetto gravissimo sull’economia, un possibile effetto deflattivo e un aumento dei prezzi energetici”, secondo il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Con la guerra si può tendere “a compensare l’aumento dei prezzi dell’energia per non farli pagare all’economia. Ma bisogna soprattutto proteggere i deboli che non ce la fanno” e c’è “il rischio di frenare le fonti di energia alternative: se metto un limite al prezzo delle fonti fossili si commetterebbe un errore. La guerra fa commettere anche questi errori”, aggiunge Visco a un incontro dell’Ispi a Milano sul futuro dell’inflazione. “Per la crescita economica non bisogna usare la politica monetaria, che ha altri obiettivi: mantenere i prezzi stabili e anche la stabilità finanziaria, magari con un’Unione europea più coesa” ha detto Ignazio Visco. “Effetti collaterali” dall’attuale fase di tassi di interesse molto alti “non li abbiamo visti: non abbiamo registrato un aumento eccessivo dei prezzi e non abbiamo difficoltà a uscire dall’ampio debito dei nostri portafogli, il mercato ci sta sostenendo”, aggiunge Visco a un incontro dell’Ispi a Milano.

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