Imbratta nella notte la facciata della Galleria Vittorio Emanuele

Ignoti writer sono riusciti a salire sulla sommità del monumento e a tracciare tag e disegni sulla parte alta della facciata.

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Foto dalla pagina Fb di Andrea Cherchi

Sono riusciti a salire in cima alla facciata della Galleria Vittorio Emanuele di Milano gli ignoti writer che hanno imbrattato il frontespizio con tag e disegni. E’ successo ieri sera alle 22. Quando è arrivata la segnalazione, in piazza sono arrivati i Vigili del Fuoco che hanno illuminato la scena. Sul posto anche polizia e polizia locale. Non era mai successo che i writer riuscissero a vandalizzare la Galleria. Per ora degli imbrattatori non c’è nessuna traccia. In mattinata la Polizia Locale ha riferito che “ieri sera agenti del nucleo Duomo della Polizia locale, alle 22.28, hanno visto tre ragazzi sulla facciata della galleria che facevano i graffiti, hanno dato l’allarme e sono immediatamente saliti ma i tre intanto erano scappati nel dedalo dei tetti”. Sul posto è intervenuta anche la Digos. I tre sarebbero saliti passando da un locale adiacente, Terrazza Duomo 21, e poi si sarebbero dileguati sui tetti.

E’ un coro bipartisan di indignazione quello scattato alla notizia della scritta fatta da alcuni writer sull’ingresso da piazza Duomo di Galleria Vittorio Emanuele II. Parla di “rabbia e disgusto” Michele Albiani, consigliere comunale Pd e presidente della Commissione Sicurezza, che chiede di punire non solo gli autori di questo “abominio”. un “insulto a tutta la città”, ma anche chi ha lasciato che arrivassero a quell’altezza. “Chi ha permesso che c’ho avvenisse, allo stesso modo dei vandali – ha osservato -, deve essere punito in maniera esemplare”. Anche secondo il consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Rocca bisogna “capire dove hanno trovato l’accesso” e soprattutto bisogna che il Comune, quando saranno trovati, si costituisca parte civile. Rocca ha ricordato che questo non è il primo caso in cui viene deturpato un monumento in piazza Duomo. E’ già successo a marzo con l’imbrattamento da parte degli attivisti di Ultima generazione della statua equestre di Vittorio Emanuele II. “In Italia – ha aggiunto – troppi writers vandali rimangono impuniti, soprattutto dopo la depenalizzazione di questo reato; la dimostrazione è lo stato di salute di molti edifici presenti nella nostra Nazione, soprattutto nelle grandi città; a Milano venne imbrattata da scritte anche la casa natale di Alessandro Manzoni e solo grazie all’intervento di volontari, il palazzo è tornato in un buono stato. Occorre quindi aumentare le pene nei confronti di chi compie atti vandalici danneggiando edifici e monumenti, il rischio emulazione è molto alto”. “Devono pagare fino all’ultimo centesimo”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo che ieri notte “dei deficienti” hanno vandalizzato la facciata di Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. “Li prenderemo. Non possiamo accettare che le nostre città e la nostra cultura siano continuamente imbrattate e vandalizzate” scrive il governatore sui social auspicando per gli autori il “massimo della pena”.

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