Pista ciclabile “clandestina” sul ponte della Ghisolfa

Una nuova pista ciclabile clandestina è comparsa sul ponte che unisce i quartieri Bovisa e Cagnola di Milano ed è subito stata cancellata dall’amministrazione comunale. I cittadini del comitato "Non vediamo l'ora" chiede trasparenza.

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 “Abbiamo appreso da un articolo di stampa che sul ponte della Ghisolfa è apparsa una striscia per terra, volta a definire uno spazio protetto per gli utenti deboli della strada” dichiara Silvia Di Stefano del Comitato “Non Vediamo l’ora”, che da tempo chiede al Comune di Milano la realizzazione di una pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa, come era previsto dal Bilancio Partecipativo 2017/18. “Questo intervento – spiega Di Stefano – mette in luce la necessità impellente di muoversi in sicurezza lungo questa infrastruttura, azione possibile anche con una semplice striscia a terra. Con un’efficienza smisurata da parte del Comune questa striscia è stata già rimossa perché ritenuta pericolosa per il transito delle auto, come già accaduto in precedenza. Ci piacerebbe che il Comune avesse la stessa efficienza e celerità nel realizzare una pista ciclabile “autorizzata” e anche nel rispondere ai cittadini e alle cittadine che dal 1 febbraio ad oggi ogni giorno hanno scritto all’Amministrazione (in particolare al Sindaco e all’assessora Censi) per chiedere tre semplici  domande a cui non c’è ancora risposta: in quale annualità del Piano Triennale delle Opere Pubbliche è previsto che sia finanziato l’intervento? Nel nuovo cronoprogramma, quando è previsto l’inizio dei lavori e che durata è stimata? Quali interventi provvisori sono stati previsti e verranno fatti nel frattempo, per migliorare subito la sicurezza di chi percorre il ponte della Ghisolfa a piedi o in bicicletta, facendo di tutto per evitare l’accadimento di ulteriori incidenti?”
“Il Comune di Milano organizza il Forum della Partecipazione e perché poi non risponde ai cittadini che chiedono più sicurezza in strada? La partecipazione sembra solo un’idea, un’utopia, una chimera, non certo una prassi – commenta Silvia Di Stefano -, nonostante questo continueremo a sollecitare il Comune per seguire da vicino gli sviluppi della realizzazione di questa famigerata pista ciclabile”.

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