Ruby Ter, le gemelle De Vivo in aula

Parola alla difesa delle gemelle Concetta ed Eleonora De Vivo, imputate nel processo milanese sul caso Ruby ter, che vede coinvolto anche Silvio Berlusconi accusato di corruzione in atti giudiziari. "Da 10 anni vengono etichettate come 'olgettine', ossia escort, ma non lo sono" ha detto l'avvocato Maria Emanuela Mascalchi.

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Si sono presentate in aula questa mattina le gemelle Concetta ed Eleonora De Vivo, due delle imputate nel processo milanese sul caso Ruby ter, che vede coinvolto anche Silvio Berlusconi accusato di corruzione in atti giudiziari. Il loro legale, l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, ha chiesto le assoluzioni delle due ex showgirl, facendo presente che “da 10 anni, da quanto dura questo procedimento, vengono etichettate come ‘olgettine’, ossia escort, ma non lo sono”. Per le due ex ospiti delle serate del “bunga-bunga” ad Arcore i pm hanno chiesto condanne a 4 anni di reclusione. “Loro stesse hanno ammesso di ricevere dal 2006 somme di denaro da Berlusconi – ha spiegato il difensore – questa non è una condotta illecita, loro non hanno mai nascosto nulla”. Si è trattato di indagini che, per la difesa, “hanno riguardato la sfera personale”. I pm nella requisitoria le hanno “etichettate – ha proseguito – come schiave sessuali del grande anziano, odalische del sultano, dicendo che hanno partecipato a scene orgiastiche, questi sono solo commenti e considerazioni scandalistiche da parte dell’accusa”. Mentre, ha aggiunto l’avvocato, “non ci sono elementi per arrivare ad una condanna” per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Dal processo, ha concluso, sono emersi “solo considerazioni legate alla morale, non reati”. Col presidente Berlusconi – ha aggiunto l’avvocato Mascalchi – da parte delle gemelle c’era un rapporto di stima e amicizia”. E ancora: “Questi reati le stanno perseguitando da 10 anni”.

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