Maxirissa Peschiera, Trenord: “Noi non responsabili per l’ordine pubblico”

L'assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi, annuncia un tavolo tecnico con Regione, Trenord, Rfi e le prefetture di Brescia e Verona per evitare che si ripetano episodi di tale gravità.

66

“Devo ricordare che non siamo noi i responsabili dell’ordine pubblico. Noi abbiamo il dovere di tutelare innanzitutto l’integrità dei nostri beni e delle persone che lavorano per noi”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri a margine della presentazione della nuova flotta interpellato dai cronisti sul tema della sicurezza dopo i fatti di Peschiera del Garda dello scorso 2 giugno. Alla domanda su un eventuale impiego di guardie private sui treni, Piuri ha risposto che “ci sono due problemi”. “Il primo riguarda che tipo di intervento possono garantire le guardie giurate. Sono solo un deterrente perché non possono sostituirsi alle forze di Polizia – ha spiegato – Il secondo è che con 2.200 treni al giorno e immaginare di garantire una presenza costante su tutti i treni è impensabile per organizzazione e costi. Il tema dell’ordine pubblico non lo si può caricare sulle aziende”. Su quali possano essere le possibili soluzioni, l’ad di Trenord ha dichiarato che “si può arrivare a risultati più soddisfacenti con il presidio del territorio, delle stazioni e filtraggio degli accessi, oltre al monitoraggio a bordo dei treni”. “Sui fatti di Peschiera siamo stati spronati a creare un tavolo tecnico chiamando a discutere i prefetti di Brescia e Verona, Trenord e RFI così da fare in modo che si possano gestire anche le situazioni di sovraffollamento delle stazioni di snodi fondamentali relativamente ai centri di attrattività”. Lo ha ricordato l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi. “Su tutti i nuovi treni ci sarà un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso collegato direttamente con il macchinista che potrà così prendere direttamente contatto con le forze dell’ordine, uniche titolate ad intervenire”, ha poi aggiunto l’assessore.

Print Friendly, PDF & Email