Corteo no green pass, aggredito giornalista de La7. Il sindacato, ora basta

Il sindacato lombardo dei giornalisti dopo l'aggressione a un collega: "Certi che Questura e Prefettura sapranno identificare e incriminare i responsabili".

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“Anche questa sera (ieri ndr), a Milano, l’informazione è stata oggetto di minacce, insulti e violenze da parte del popolo “No Green Pass” in piazza. Dopo il caso della scorsa settimana del collega di Mediaset Enrico Fedocci,  è stata la volta di un videomaker della trasmissione di La7 Tagadà. Insulti, minacce, sputi e un calcio alla sua videocamera durante la manifestazione in piazza Duomo”. Lo scrive l’associazione lombarda dei giornalisti, il sindacato di categoria, in una nota. “Chi non si dissocia è connivente. Per questo sarebbe importante una presa di posizione pubblica e ufficiale degli organizzatori delle manifestazioni quando accadono questi fatti. Invece non arriva mai” lamenta Paolo Perucchini, presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti. “È curioso come sui social una pletora di persone definisca illiberale il green pass e dittatoriale il Governo che lo ha istituito, ma poi non esprima nemmeno una critica nei confronti di chi, durante le manifestazioni di piazza insulta, minaccia e aggredisce i lavoratori dell’informazione. Certa gente vive a senso unico il concetto di libertà e democrazia, e questo è inaccettabile ”. È fondamentale, sottolinea ancora l’ALG, che si monitori, tuteli il diritto all’informazione dei cittadini identificando e perseguendo chi si rende protagonista di fatti contro giornalisti e operatori dell’informazione.

“Le autorità hanno tutte le capacità e le prerogative per prevenire e perseguire gli atti violenti ai danni dell’informazione. Siamo certi che Prefettura e Questura nelle prossime ore sapranno identificare e incriminare chi si è reso protagonista di reati nei confronti dei colleghi che questa sera stavano svolgendo il loro lavoro nelle strade di Milano”.

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