“Oggi per la prima volta in Italia, una multinazionale del delivery sigla un contratto, dopo una negoziazione avvenuta tra tutte le parti sociali, avviando un processo che porta la figura del fattorino all’interno del Contratto Collettivo Nazionale della Logistica, Trasporti, Merci e Spedizioni riconoscendo piene tutele alle lavoratrici e ai lavoratori dell’azienda, che saranno tutti assunti finalmente con un contratto di lavoro vero diventando dipendenti”. Lo annuncia Deliverance Milano, la piattaforma di rappresentanza dei rider che spiega: “I rider di Just Eat si vedono riconosciuti una paga oraria, un monte ore garantito in fasce a tempo indeterminato per chi già lavorava con l’azienda (esercitando il diritto di prelazione e potendo indicare le proprie preferenze e disponibilità, senza sottoporsi a un periodo di prova), ferie, malattia, mensilità aggiuntive, trattamento di fine rapporto, congedo parentale, assegni familiari, maggiorazioni, premi di produzione, rimborsi per i mezzi, permessi, assicurazioni e diritti sindacali. La retribuzione del personale viaggiante viene riconosciuta ad una cifra comprensiva di tutti gli istituti contrattuali della subordinazione, per un compenso medio pari a 10,20 euro lorde, a partire dal primo anno, come salario d’entrata, fino alla piena applicazione del CCNL Logistica entro due anni. Il gruppo Just Eat Take Away attraverso questo contratto riconosce anche lo status di lavoratori a tutti gli effetti per i suoi corrieri, cambiando assetto organizzativo (passaggio non banale) si impegna a favorire la riqualificazione della natura del rapporto di lavoro riportando la figura del fattorino delle consegne a domicilio nell’alveo del lavoro garantito. Vigileremo sul contratto e sulla sua applicazione nei vari processi aziendali battendoci per il suo rispetto e miglioramento. Dalle strade come ogni altra volta partiremo, dalla base e dal basso, come abbiamo sempre fatto. Siamo fieri di poter dire che da un Regolamento Aziendale proposto all’inizio del confronto su livelli salariali in linea con un Contratto Collettivo Nazionale dei Multiservizi siamo riusciti ad ottenere miglioramenti sostanziali. Crediamo che questo sia soltanto un altro passo fondamentale verso la regolamentazione generale del settore e lo stralcio dell’accordo capestro firmato da UGL e Assodelivery, nella lunga battaglia che ormai da anni portiamo avanti verso il riconoscimento dei nostri diritti. Aspettiamo notizie anche da Assodelivery a questo punto, perché non dimentichiamo che c’è un tavolo di negoziazione in sospeso con Glovo, Deliveroo, Uber Eats e Social Food sul tema della salute e la sicurezza sanitaria dei lavoratori e una contrattazione da affrontare su tutele e diritti”, conclude Deliverance Milano. (MiaNews)

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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