Montagna, Confcommercio: “Bene la riapertura ma il comparto vuole certezze”

Tra i nodi da sciogliere c’è quello legato alla ristorazione serale.

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“Bene la riapertura degli impianti, ma la sfida della ripartenza ha bisogno di coordinamento e certezze, altrimenti ripartire per molti potrebbe essere difficile”. E’ il monito di Confcommercio Lombardia in vista della riapertura degli impianti nelle stazioni sciistiche. “Accanto al sollievo, il sentimento prevalente tra gli operatori e quello della prudenza, perché è chiaro che è complesso pianificare il riavvio delle attività con restrizioni che cambiano nell’orizzonte di due settimane” spiega Confcommercio Lombardia. “Quando parliamo di montagna è opportuno ricordare che ci riferiamo a realtà molto particolari: si tratta di veri e propri ‘cluster’ di imprese – dagli alberghi ai ristoranti, dalle scuole di sci alla logistica e alle attività commerciali – fortemente interconnesse e altamente specializzate che, per funzionare, hanno bisogno di un sistema che si rimetta in moto tutto insieme”. “Ricordiamo che l’economia della montagna, in Lombardia, vale oltre 500 milioni di euro ogni anno e che, in una stagione normale, vede oltre 2 milioni e 500 mila presenze con ricadute importanti anche sul turismo delle città”. Tra i nodi da sciogliere c’è quello legato alla ristorazione serale, per questo Confcommercio Lombardia sostiene le richieste degli assessori regionali Guidesi, Magoni e Sertori sulla possibilità di accogliere i clienti degli alberghi nei ristoranti nelle vicinanze delle strutture ricettive: “Una scelta di  puro buon senso: al centro deve esserci sempre l’attenzione ai clienti che, altrimenti, si ritroverebbero senza un servizio essenziale e allo stesso tempo tanti alberghi privi di ristorante si vedrebbero tagliati fuori da ogni possibilità di riaprire”.

 

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