Sci, Bormio: l’austriaco Mayer doma la Stelvio

130

L’austriaco Matthias Mayer è riuscito finalmente a domare la Stelvio e ad inserire il suo nome nell’albo d’oro di una discesa tra le più belle e difficili del mondo. Dopo il 2° posto conquistato nel 2018 in SuperG e il 3° conquistato l’anno scorso in discesa, dietro a Paris e a Feuz, Mayer è riuscito a piazzare la zampata vincente grazie ad una gara sensazionale su una Stelvio preparata a puntino dagli organizzatori e che ha dato modo a tutti di esprimersi nel migliore dei modi. Partito col pettorale 13, il trentenne atleta delle “aquile volanti”, uno dei favoriti della vigilia dopo i due terzi posti conquistati nelle due prove cronometrate di sabato e domenica, è piombato sul traguardo in 1’57”32 e ha preceduto di soli 4 centesimi di secondo il compagno di squadra Vincent Kriechmayr e di soli 6 centesimi lo svizzero Urs Kryenbuehl, vicinissimo a centrare la sorpresissima di giornata. Mayer fantastico ma al quarto posto, staccato di soli 13 centesimi dal vincitore, è arrivato il “re” della Stelvio Dominik Paris che ha sfiorato l’ennesima impresa qui sulla sua pista preferita dimostrando di essere ormai tornato ad altissimi livelli e di essere pronto per ritornare a primeggiare in Coppa del Mondo. Una buonissima notizia per la squadra azzurra. E buone news anche da Christof Innerhofer, 11° a soli 63 centesimi da Mayer, ma anche da Matteo Marsaglia, 15° a  1”20 dal vincitore. La discesa di oggi è stata una delle più combattute di sempre, con  i primi 3 all’arrivo racchiusi in soli 6 centesimi, i primi 5 in 28 centesimi e i ben 13 atleti racchiusi in un secondo. Fuori dal podio anche lo svizzero Mauro Caviezel, quinto a 16 centesimi, Aleksander Aamodt Kilde, sesto a 28 centesimi, e lo statunitense Ryan Cochran Siegle, settimo a 30 centesimi. Il vincitore del SuperG di ieri, senza i due erroracci commessi in cima e nelle battute finali della gara, avrebbe probabilmente centrato la doppietta. La top ten è stata completata dai francesi Matthieu Bailet e Joohan Clarey e dallo svizzero Beat Feuz.

Dominik Paris (Pentaphoto)

DOMINIK PARIS: “Oggi è andata decisamente meglio, ho provato ad andare oltre i limiti e poi mentre scendevo mi sono sentito sempre più sicuro. Ci voleva questa giornata dove sono tornato a divertirmi mentre scendevo… Sono più contento per la prova che per i 13 centesimi che mi hanno diviso da un’altra vittoria sulla Stelvio. Pochi centesimi, ci stanno, ho sbagliato in un paio di tratti ma si sa che qui a Bormio, spesso, la vittoria si gioca sui centesimi di secondo. Prima della Carcentina sono andato un po’ lungo, finendo fuori traccia, e poi la Carcentina l’ho approcciata bene ma poi non sono riuscito a portare fuori tutta la velocità che avrei voluto finendo un po’ basso. La Stelvio era bellissima, come sempre, grazie all’ottimo lavoro degli organizzatori. Oggi è tornato il vero Domme. Rispetto al supergigante ho avuto due giorni di prove per capire bene dove e come migliorare, in supergigante invece è tutto più improvvisato, devo ancora lavorarci sopra”.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteRider rapinato in Maciachini a Milano, arrestato un 32enne somalo
Articolo successivoCoronavirus, Fontana: rinnovata esenzione ticket per chi ha avuto Covid
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati