Coronavirus, Sala: confronto politico non sia tra chi a paura e chi no [VIDEO]

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“La parola del giorno è paura perché si rischia di portare il dibattito politico a un confronto tra chi ha paura e chi non ha paura”. Così il sindaco Giuseppe Sala nel videomessagio ai cittadini dal suo ufficio a Palazzo Marino dedicato alla paura nei confronti del coronavirus prendendo spunto dalle parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che, dopo essere stato curato dal covid-19, ha detto ai suoi concittadini che ‘non bisogna aver paura del virus’. “Lo dico con franchezza: ho paura del covid-19 ma non ho una paura paralizzante perché sono un uomo nato nel XX secolo e sono abituato ad affrontare razionalmente le difficoltà – ha proseguito Sala – ma è innegabile che ho paura e non mi permetterei e sognerei mai di dire ‘non bisogna avere paura’, anche penso che per il vaccino ci vorrà tempo ma soprattutto ci vorrà tempo per un vaccino che coprirà tutto e tutti. Nel frattempo, a mio giudizio, il miglior vaccino è interiorizzare le nostre paure, nel essere consapevoli e nel cercare di vivere perché, lo ripeto un’altra volta, anche questa è vita ed è una vita che merita di essere vissuta”. In merito alle parole el presidente degli Stati Uniti, Sala ha spiegato che: “Sono contento che Trump, di ritorno alla Casa Bianca, dica “non abbiate paura mi sento meglio di 20 anni fa. Ripartiamo dalle basi: la paura è un’emozione fondamentale per la nostra vita perché ci protegge e perché ci tiene al riparo da rischi ma è anche vero che noi abbiamo più o meno paura in funzione di quelle che percepiamo essere le nostre capacità, le nostre potenzialità e le nostre difese. È chiaro che se sei presidente degli Stati Uniti e hai ricevuto le migliori cure del mondo non puoi non pensare a decine di milioni di americani che non riescono nemmeno a varcare la soglia degli ospedali se non hanno una carta di credito in tasca: questo è il punto”.

PAURA #laparoladelgiorno

PAURA #laparoladelgiorno

Publiée par Beppe Sala sur Mercredi 7 octobre 2020

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati