“Non c’e’ la minaccia si chiude tutto. Sarebbe la cosa più facile, ma su un problema così complesso forse la meno efficace. Stiamo lavorando perche’ funzioni e “chiediamo la collaborazione della città”. Lo ha detto il vicesindaco Anna Scavuzzo, intervenendo a Pane al pane su Radio Lombardia, tornando sulla situazione sui Navigli, ieri, oggetto di un duro messaggio del sindaco Sala. L’assessore alla Sicurezza, in risposta ad alcuni che hanno negato la presenza di veri assembramenti, ha detto: “E’ vero che il numero non era alto, ma alla Darsena c’e’ stato un flusso per tutta la giornata. Per questo abbiamo previsto un dispositivo con controlli per tutto il pomeriggio”.
“Il nostro obiettivo non e’ fare la guerra agli esercenti, anzi stiamo cercando di allargare il plateatico e la posa di tavolini all’esterno, abbiamo bene in mente che ci sono categorie di esercizi pubblici che dobbiamo aiutare. Non e’ una guerra indiscriminata” contro la movida. Per il vicesindaco, il primo cittadino “ha interpretato il sentimento di molti operatori che si stanno impegnando per evitare passaggi indietro. E’ un’esortazione per tutti, perche’ alcune immagini le abbiamo già viste e il dovere di oggi e’ non sottovalutarle come abbiamo fatto a fine febbraio e inizio marzo. Allora avevamo sbagliato”. Rinnovando l’invito a rispettare le norme previste (distanziamento e mascherine), un invito in particolare ai genitori dei bambini: “portateli lontano dalle aree gioco” evitando così la tentazione che frequentino le aree tuttora vietate.

Il vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo a Radio Lombardia, in risposta ad alcuni che hanno negato la presenza di veri assembramenti ieri sui navigli, ha detto: "E' vero che il numero non era alto, ma alla Darsena c'e' stato un flusso per tutta la giornata. Per questo abbiamo previsto un dispositivo con controlli per tutto il pomeriggio". Radio Lombardia | FM | TV 626 | Streaming | App | radiolombardia.it

Publiée par Radio Lombardia sur Vendredi 8 mai 2020

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteCoronavirus, i dati: calano ancora le terapie intensive (-80), ma non i decessi (+94)
Articolo successivoNavigli, Sala ferma il Covid party
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati