La fine di un incubo per una donna nigeriana di Vimercate che da dieci anni subiva le violenze fisiche e psicologiche da parte del compagno. Dieci anni di pugni, calci, minacce di morte e offese a sfondo razziale, mai denunciate per paura del 60enne pensionato e incensurato che viveva con lei, finito in manette a seguito dell’ultima ulteriore feroce aggressione. Stavolta i segni delle percosse erano però difficili da nascondere: frattura al naso, incisivi rotti e gravi contusioni al cranio, all’addome e alla schiena, che hanno fatto scattare la denuncia e dunque l’arresto per l’uomo. La donna, coetanea del convivente, ha quindi rivelato tutti i retroscena di questi anni di aggressioni, spesso dovute a futili motivi o originate dall’ubriachezza del compagno. Per lei la prognosi, una volta dimessa dall’ospedale di Vimercate, è stata di 20 giorni.

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