Il sistema studiato dal gruppo di malviventi aveva permesso di mettere a segno almeno nove furti in abitazione tra maggio e ottobre del 2017 portandosi via un bottino, non ancora quantificato con precisione, del valore di diversi milioni di euro: arrivavano in centro città a Milano e, mentre il “capobanda” faceva un giro di ronda per individuare eventuali forze dell’ordine in zona, i suoi sodali cercavano un palazzo che fungesse da “ponte” per arrivare indisturbarti al loro reale obiettivo. L’assenza di condomini, lontani da casa durante il periodo estivo, faceva il resto e loro, per non lasciare tracce e rendere più complesse le indagini, tornavano poi in strada per vie separate facendo uscire la refurtiva da un palazzo distante da quello in cui era stata effettivamente prelevata.

Sono serviti lunghi mesi d’indagine agli uomini della compagnia Duomo, guidati dal capitano Matteo Martellucci, per arrestare sette dei nove membri di questo gruppo criminale composito per nazionalità (diversi nomadi di origini serbo-croate, ma anche un italiano) e specializzazioni: tra loro c’era quello esperto in cassaforti e quello che agiva da “scalatore” arrampicandosi su tetti e grondaie. Eppure, nonostante le precauzioni prese (monitoravano con attenzioni le abitazioni da colpire, comunicavano tra loro secondo una stretta via gerarchica e cambiavano utenze telefoniche dopo ogni furto compiuto), quattro di loro sono stati arrestati in flagranza il 21 ottobre 2017 con, nei rispettivi domicili, una refurtiva da oltre 400 mila euro tra cui pietre preziose, diamanti e orologi di marca. Questa mattina è stata eseguita la misura di custodia cautelare nei confronti di sette dei membri della banda (quattro erano già detenuti in carcere, tre sono finiti in manette e due sono attualmente ancora latitanti). Uno di loro, in particolare, si trovava in carcere a Regina Coeli perché coinvolto nella rapina del 5 maggio 2018 a Roma in cui era morta la 90enne Anna Tomasino.

Dal momento che alcuni degli indagati avevano avuto in passato domicilio presso il campo nomadi di Monte Bisbino a Baranzate, i militari dei Carabinieri hanno compiuto oggi un censimento completo di chi abita nella zona con il controllo di 92 persone e la denuncia a piede libero di due uomini per ingresso e permanenza illegale sul territorio nazionale. (MiaNews)

Furti in abitazioni

Furti in abitazioni a Milano, almeno 9 i colpi messi a segno: 7 arresti da parte dei Carabinieri, sgominata banda di specialisti.

Publiée par Radio Lombardia sur Mercredi 22 mai 2019

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteBlitz contro aumento biglietto, Sala: spero vengano puniti (VIDEO)
Articolo successivoMaugeri, pm della Corte dei Conti chiede 60 milioni a Formigoni e soci
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati