“Nessun finanziamento illecito”. L’Europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, indagata in un filone dell’indagine della Dda di Milano per finanziamento illecito  assieme al presidente della Confindustria lombarda Marco Bonometti, si difende tramite il suo legale, l’avvocato Gian Piero Biancolella. “La consulenza era regolare e non c’è stato alcun finanziamento illecito”. Secondo la ricostruzione dei pm,  Bonometti avrebbe fatto un versamento di 31 mila euro in vista delle elezioni europee per Lara Comi ‘mascherato’ da consulenza.L’avvocato Biancolella, in una nota, in cui ribadisce che si è trattato di un “finanziamento del tutto lecito” ed “effettuato secondo le modalità previste dalla legge”, ha affermato: “a seguito delle notizie apparse sulla stampa questa mattina relative all’iscrizione nel registro degli indagati del Presidente di Confindustria Lombardia Bonometti, per un finanziamento illecito che sarebbe stato effettuato attraverso il conferimento, da parte di una società allo stesso riferibile, di un incarico per una prestazione di servizi ad una società della quale l’Eurodeputato On. Comi è socia ed amministratrice, quest’ultima si è rivolta al mio studio opportuna iniziativa”. “Quale legale incaricato dall’On. Comi, posso con decisione contestare che sussista l’illecito ipotizzato. Non vi era motivo alcuno che impedisse che un finanziamento del tutto lecito potesse potesse essere effettuato secondo le modalità previste dalla legge. Non vi era quindi motivo per simulare un contributo elettorale con una prestazione di servizi. In ogni caso la prestazione è stata resa dalla società, nell’ambito dell’oggetto sociale della stessa e nell’ambito delle specifiche competenze”.

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