Picchiata, violentata e ridotta a schiava per anni dal marito

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È terminato oggi l’incubo di una 30enne albanese residente a Cassano Magnago, in provincia di Varese. Per 10 anni sarebbe stata maltratta e abusata dal marito, connazionale, e dai suoceri. A seguito delle prime indagini dei carabinieri di Busto Arsizio, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di aver minacciato di morte, aggredito, insultato e privato della libertà la moglie, e di aver maltrattato e minacciato di uccidere i suoi stessi figli. I bambini sarebbero stati obbligati dai nonni, in diverse occasioni, a colpire a sassate la madre, anche mentre era incinta dell’ultimo figlio. I suoceri della donna sono stati sottoposti a provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento a nuora e nipoti. La 30enne albanese non poteva uscire senza permesso, non riceveva denaro nemmeno per le spese minime, non poteva possedere un telefono cellulare ed era costretta a servire marito e suoceri in tutto e per tutto. A convincere la donna a sporgere denuncia sarebbe stato un conoscente della famiglia. Con il supporto dell’associazione Eva Onlus di Busto Arsizio, la giovane ha raccontato tutto ai carabinieri che hanno fatto partire immediatamente le indagini.

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