Fontana: “Anche la Costituzione parla di razza”

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Oggi il candidato del centrodestra alla presidenza della Lombardia, il leghista Attilio Fontana, è tornato sulle polemiche innescate dalla sua frase sulla “razza bianca a rischio” a causa dell’immigrazione in una intervista a TgCom24: “Fin dall’inizio ho detto di avere usato un’espressione inopportuna, il principio però rimane – ha spiegato Fontana – bisogna affrontare situazione che rischia di esplodere e creare problemi anche sociali”.   In un altro passaggio ha poi spiegato: “volevo semplicemente evidenziare come un discorso lasciato al caso e all’improvvisazione possa essere devastante per il nostro paese”. “Anche la Costituzione parla di razze” dice ancora Fontana. L’articolo 3 per l’esattezza dice che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. L’ex sindaco di Varese si rivolge anche alla comunità ebraica che ieri ha condannato la frase pronunciata a Radio Padania. “La Comunità Ebraica è una risorsa inestimabile per Milano e per la Lombardia e io sarò sempre al loro fianco, e al fianco di Israele, nei prossimi cinque anni come lo sono stato negli ultimi venti. Su questo non c’è mai stato alcun dubbio.” Le polemiche non si fermano. “Il leghista Fontana parla di razza citando l’art. 3 della Costituzione. Peccato che la parola ‘razza’ compaia nella nostra Carta per condannare il razzismo, non per giustificarlo. La Costituzione dice, appunto, che non bisogna fare distinzioni sulla razza. Sulla base di questa falsa ideologia, del tutto sconfessata dalla ricerca scientifica, nella storia sono state fatte discriminazioni verso gruppi e minoranze e si è arrivati a violenza e genocidi. Nei giorni in cui ricordiamo la Shoah bisogna cambiare anche il linguaggio che finisce col giustificare razzismo e antisemitismo”. Lo dichiara la deputata di Democrazia Solidale e membro dell’Alleanza contro l’intolleranza e il razzismo del Consiglio d’Europa, Milena Santerini.

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