Commemorazione dei caduti della Rsi, denunce per i saluti romani

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Militanti di Forza Nuova e di Lealtà e Azione e diversi cittadini hanno partecipato oggi alla commemorazione dei caduti della Repubblica Sociale Italiana. Oltre un centinaio le persone che si sono recate al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano. Trenta di loro hanno fatto il saluto romano al primo “Presente” chiamato durante la cerimonia e sono stati denunciati secondo quanto previsto dalla legge Scelba. “Dà fastidio la commemorazione dei nostri caduti – ha dichiarato Armando Santoro – presidente dell’Unione combattenti della Rsi – non è tanto il Comune quanto il Prefetto. Il Prefetto è l’espressione del Governo, il Governo è così…c’è il canto del cigno e allora cerca di fare più danno possibile. A noi naturalmente”. Un’ordinanza del questore invitava i partecipanti a non tenere “comportamenti che eccedano il culto dei defunti e a non esporre simboli fascisti” e si specificava anche che in caso di atteggiamenti classificabili come apologia di fascismo, Digos e Polizia scientifica dovevano identificare e denunciare i responsabili. A differenza dello scorso 25 aprile però questa volta non c’è stata una vera e propria parata fascista come accaduto allora, quando un migliaio di militanti e simpatizzanti si erano presentati esibendo un saluto romano di massa in aperta sfida al Prefetto e al sindaco Beppe Sala. Sala, tra l’altro, aveva respinto la proposta dell’assessora alla Sicurezza, Carmela Rozza, di un’unica corona di fiori da parte di Palazzo Marino per il Campo X e per il Campo della Gloria, dove sono sepolti circa 3500 partigiani e caduti nella lotta di Liberazione. “Niente fiori per i caduti della Rsi” aveva tagliato corto il sindaco.

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