Milano la città più smart d’Italia

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Milano città più smart d’Italia per il quarto anno consecutivo. A confermare il successo del capoluogo lombardo è ICity Rate, la classifica che mette a confronto 106 capoluoghi di Provincia per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso verso città più intelligenti, ovvero piùvicine ai bisogni dei cittadini, più sostenibili, inclusive e vivibili. La ricerca è stata presentata questa mattina in occasione di ICity Lab, l’annuale appuntamento ospitato quest’anno, per la prima volta, a Milano il 24 e 25 ottobre negli spazi di Base in via Bergognone.

Milano si conferma saldamente al primo posto per il quarto anno consecutivo, ribadendo la sua eccellenza in molti ambiti oggetto dell’indagine. Nella classifica ha distanziato in modo significativo la maggior parte delle altre città per crescita economica, mobilità sostenibile, ricerca e innovazione e trasformazione digitale, mostrando un ottimo posizionamento anche per innovazione sociale, progettazione innovativa per lo sviluppo urbano e amministrazione condivisa. Sul podio salgono anche Bologna, al secondo posto, e Firenze al terzo. Seguono poi Venezia, Trento, Bergamo, Torino, Ravenna, Parma e Modena a completare la “top ten” delle Smart City italiane.

Milano è al primo posto nel 20% degli indicatori. Ad esempio per produttività, con 46.227 euro di valore aggiunto pro-capite (contro una media italiana di 22.751); per imprenditorialità, con 12,9 imprese attive per 100 abitanti (contro 8,9 di media); per diffusione di banda ultra larga, con 9,5% abbonamenti sulla popolazione residente (media 1,4%); per diffusione del coworking, con il 22,5% del totale dei servizi offerti in Italia (media 0,8%); per diffusione di home banking, con 70,8% di clienti ogni 100 residenti (42,7% di media); per offerta di trasporto pubblico locale, con 16.218 posti a Km per abitante offerti (media 2.391); per diffusione di bike sharing, con 3,5 biciclette disponibili ogni 1000 abitanti (media 0,5). Resta ancora del lavoro da fare soprattutto in ambito ambientale – come il consumo di suolo (97° posto) e la qualità dell’aria (98°) – e sul fronte della legalità e sicurezza (83° posto).

 

 

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