Una piccola tessera ma estremamente utile, che potrà contenere tutti i dati relativi alla salute dei senzatetto rivelandosi, in situazioni di emergenza o di patologie complesse, un vero e proprio salvavita. È la novità di quest’anno riguardo ai servizi offerti dal Comune di Milano agli ospiti di Casa Jannacci e a chi si rivolgerà al Centro Aiuto Stazione Centrale per avere un posto negli altri ricoveri della città. Una cinquantina di persone in via sperimentale l’ha già ricevuta, il rilascio a tutti gli altri avverrà gradualmente con l’avvio delle misure straordinarie per l’inverno.

La “tessera salvavita” è nata nell’ambito del progetto “Cittadini più Coinvolti e più Sicuri” dell’Assessorato alle Politiche Sociali  e Culturali alla Salute attivo dal 2013.

“Le persone che si rivolgono al Centro Aiuto Stazione Centrale per un avere un posto letto nei ricoveri – spiega l’assessore Majorino – quasi sempre, purtroppo, hanno problemi di salute, alcuni dei quali gravi. E spesso, non avendo più una residenza, non hanno più nemmeno la tessera sanitaria. Escono così completamente da qualsiasi tipo di servizio medico-sanitario. Perciò abbiamo pensato di mettere a loro disposizione una tessera per raccogliere i dati relativi alla loro salute”. “Lo scorso anno – ricorda l’assessore – le Unità Mobile dei Medici Volontari e della Croce Rossa, attive alla Stazione Centrale, hanno effettuato oltre 3.000 visite, solitamente le uniche fatte dai senzatetto. Con la carta di identità medica vogliamo dare a tutti loro la possibilità di avere con sé le informazioni circa la propria salute affinché, in caso di emergenza o bisogno, si sappia tutto il necessario per curarli tempestivamente”.

Con mese di novembre il Comune avvierà le misure della stagione invernale per i senzatetto. I posti letto saranno aumentati fino a raggiungere quota 2.700, un numero raggiunto nel 2013 e confermato negli anni successivi raddoppiando di fatto i posti fino a qualche anno prima presenti in città. Tra i diversi servizi il Comune continuerà a sostenere le attività dei Centri diurni, luoghi necessari ad accompagnare le persone verso un livello di maggiore autonomia uscendo dallo stato di emarginazione.

 

 

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