Erano riusciti ad ottenere in subappalto i lavori per il collegamento ferroviario tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa versando mazzette gli imprenditori, arrestati assieme ad altre persone nell’ambito dell’ inchiesta della dda milanese e condotta dalla Guardia di Finanza. E’ quanto ha ricostruito l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Alessandra Simion, su richiesta del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del pm Bruna Albertini. In manette 14 persone , alcune ritenute vicine alla ndrangheta Secondo l’indagine, le diverse società operative nel settore dell’ edilizia avrebbero fatto parte di un vero e proprio “sistema” utilizzato per alternarsi nell’aggiudicazione di subappalti

Tra gli arrestati c’è anche Davide Lonardoni dipendente della società Nord_Ing del gruppo Ferrovie Nord Milano figlio dell’ex direttore generale di Ferrovienord, Dario Lonardoni. attualmente in pensione, è assessore ai Lavori pubblici nel Comune di Saronno, guidato da un’amministrazione di centrodestra.

Prende le distanze l’attuale presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli che dopo gli arresti ha diffuso una nota: “nessuna società del Gruppo Fnm è coinvolta nell’indagine della Procura di Milano. Un dipendente di una delle società del Gruppo è interessato dall’indagine a titolo personale”. E’

Intanto i vertici di Fnm saranno hiamati in commissione Antimafia in regione per cogliere informazioni e comprendere fino a che grado il controllo viene attuato”. Lo ha annunciato il presidente della commissione antimafia del Consiglio regionale della Lombardia, Gian Antonio Girelli

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