No alla scarcerazione di Stefano Binda, arrestato a gennaio con l’accusa di aver ucciso, 30 anni fa, la studentessa Lidia Macchi, sua ex compagna di liceo. Lo ha deciso il gip di Varse Anna Giorgetti, respingendo la richiesta degli avvocati dell’uomo. Gli avvocati Sergio Martelli e Roberto Pasella si erano appellati all’insussistenza delle esigenze cautelari, sottolineando che non esiste pericolo di fuga, reiterazione del reato e inquinamento delle prove da parte dell’indagato. Una richiesta di scarcerazione era già stata respinta lo scorso aprile dalla Cassazione.

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