Università Cattolica, inaugurato l’anno accademico: al centro il Piano Africa

"Secondo uno spirito di reciprocità, l'ateneo intende ampliare i percorsi per la formazione di giovani africani in loco o nel nostro paese, diventare polo educativo per i giovani africani di seconda generazione che vivono in Europa", ha spiegato le rettrice Elena Beccalli.

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“Desidero formulare un pensiero particolare e, un ringraziamento sincero e profondo, mio personale e a nome dell’intero Ateneo, al compianto Professor Franco Anelli”. Lo ha detto Elena Beccalli, rettrice dell’Università Cattolica, durante il suo discorso di apertura della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025, in corso in Aula Magna.
Franco Anelli, rettore per oltre un decennio della Cattolica, morto suicida nel maggio 2024, “ha operato in modo da consolidare il prestigio dell’Ateneo e rafforzarne la proiezione interna e internazionale – ha affermato la rettrice – Tutta la nostra comunità universitaria ne serba un ricordo grato, che il tempo sono certa non sbiadirà”. La rettrice ha anche ricordato il giornalista e docente Fausto Colombo, scomparso da poco.” In questi giorni la nostra comunità è stata toccata da un’ulteriore perdita. Consentitemi di ricordare con affetto il Professor Fausto Colombo, di cui tutti abbiamo apprezzato il tratto umano e il contributo come docente e Pro-Rettore di questo Ateneo”.

Al centro della cerimonia il Piano Africa dell’Università Cattolica:”Secondo uno spirito di reciprocità, l’ateneo intende ampliare i percorsi per la formazione di giovani africani in loco o nel nostro paese, diventare polo educativo per i giovani africani di seconda generazione che vivono in Europa – ha spiegato le rettrice Elena Beccalli -, spesso ai margini, pur rappresentando una parte rilevante del nostro futuro, nonché rendere sempre più sistematiche le esperienze curriculari di volontariato per i nostri studenti. L’aspirazione è diventare l’Università europea con la più rilevante presenza in Africa, attraverso partnership con atenei e istituzioni locali, nell’ottica di un arricchimento vicendevole, per la formazione integrale delle persone e la promozione della fratellanza e, non da ultimo, della pacifica convivenza sociale”.

 

 

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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