Fusione A2A Aeb, ora il Comune di Seregno chiede i danni al suo stesso sindaco

Il Comune di Seregno si costituisce parte civile al processo monzese sui presunti illeciti nella fusione senza gara pubblica tra Aeb e A2A e chiede quasi 32 milioni di euro di danni allo stesso sindaco di Seregno Alberto Rossi, che ignora le richieste di dimissioni. Parte civile anche l'ex consigliere Tiziano Mariani. E potrebbero associarsi alla richiesta di danni anche i comuni di Desio, Varedo e Bovisio Masciago.

377

Il Comune di Seregno (Monza e Brianza) si costituisce parte civile contro il suo stesso sindaco, Alberto Rossi, imputato nel processo che si è appena aperto a Monza per i presunti illeciti nell’operazione di fusione dell’ex controllata Aeb nel colosso energetico A2A, decisa a suo tempo proprio dal Comune di Seregno.

L’atto è stato presentato dal vicesindaco William Viganò e dal dirigente dell’Area Affari Economico Finanziari, Pietro Cervadoro tramite l’avvocato Massimo Dinoia. Dunque ora è lo stesso Comune che chiede i danni al suo sindaco; quasi 32 milioni di euro di risarcimento o almeno 10 milioni di euro di provvisionale immediatamente esecutiva. Sindaco che però rimane saldamente incollato alla sua poltrona.

Il sindaco di Seregno Alberto Rossi

È quanto compare nella richiesta di costituzione di parte civile all’udienza preliminare al Tribunale di Monza, slittata al 28 giugno, sulla fusione fra AEB e A2A realizzata, per la Procura monzese, “al solo fine di favorire la società A2A” con un danno complessivo per AEB “non inferiore a 60 milioni di euro” e con “l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza a favore di AEB non inferiore a 5,7 milioni di euro”.

Un’aggregazione, fortemente contestata e bocciata dalla giustizia amministrativa fino in Cassazione perché occorreva una gara pubblica per la selezione del socio privato ad opera di un’azienda a controllo pubblico, che ora vede imputati a vario titolo davanti alla giudice Elena Sechi per turbativa d’asta il sindaco della città brianzola, Alberto Rossi, l’assessore alle partecipate del Comune di Seregno Giuseppe Borgonovo, il segretario generale del Comune di Seregno Alfredo Ricciardi, oltre a Loredana Bracchitta, presidente del consiglio di amministrazione di AEB spa (società a cui è affidata la fornitura e la gestione dei servizi del gas metano, dell’energia elettrica e della raccolta dei rifiuti partecipata per la maggioranza dal Comune di Seregno e per il resto da altri Comuni della Brianza), a Giovanni Valotti, presidente di A2A e a Pierluigi Troncatti, quale partner di Roland Berger srl. I Comuni di Seregno e Limbiate e l’ex consigliere comunale seregnese Tiziano Mariani, fra i primi a denunciare (e che ribadisce la richiesta di dimissioni di Rossi) hanno già depositato l’atto di costituzione di parte civile. I legali dei Comuni di Desio, Varedo e Bovisio Masciago valuteranno se costituirsi per ottenere un risarcimento dei danni. Nella prossima udienza i difensori degli imputati chiederanno l’esclusione di alcune parti civili.

Print Friendly, PDF & Email