No, la Regione non mandò malati di Covid nelle Rsa. E ora è appurato definitivamente

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Di Fabio Massa

Poi, non ne parliamo più. Anche l’inchiesta sui presunti spostamenti di malati di Covid all’interno delle Rsa lombarde, ad opera di Giulio Gallera e della giunta regionale lombarda, è un’inchiesta che è stata definitivamente archiviata. Semplicemente, è una cosa che non è mai avvenuta. Non era difficile ipotizzarlo. Sarebbe bastato leggere la delibera di giunta che – alla ricerca disperata di posti letto – chiedeva alle varie case di cura di individuare padiglioni indipendenti e non comunicanti con il resto delle strutture, magari vuoti, per provare a dare una mano durante la primissima fase dell’emergenza senza mettere a repentaglio la vita degli anziani. Che sì, sono morti in tantissimi, ma a contagiarli non è stata la Regione, ma gli ignari e incolpevoli parenti che andavano a trovarli prima che scattasse il lockdown. Questa è la verità. Ed è una verità processuale. Una verità che non sa nessuno, perché non l’ha detto nessuno, dopo averci fatto una testa così su quanto la Regione sia stata assassina, dopo aver scritto libri su libri e articoli su articoli di condanna (anche da gente che poi – incredibilmente – è finita a fare comunicazione per persone vicine alla maggioranza… come si scorda in fretta!) Così, se vai in un bar qualunque e chiedi a qualcuno se si ricorda se la Regione ha mandato i malati di Covid nelle Rsa, ti risponderanno che sì, avevano sentito che era andata così. Damnatio aeterna. Ma non fa niente. Il tempo è galantuomo. Tanti giornalisti invece no

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