Stop ai medici gettonisti negli ospedali pubblici, Bertolaso: “Vicenda vergognosa”

L'assessore al Welfare: "In due giorni guadagnano 5-6 mila euro e poi fanno altro per il resto del mese, è ignobile". E parla di "terrorismo dalle cooperative che si vedono rompere il gioco tra le mani". Al bando per sostituirli 851 candidature". Majorino (Pd): "Sono pochi".

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Sono 851 le candidature arrivate al bando per medici liberi professionisti indetto dalla Regione Lombardia per sostituire i gettonisti. “Abbiamo bandito questo primo concorso per i medici che devono lavorare nel campo dei Pronto soccorso e della emergenza-urgenza, gli anestesisti e tutti quelli che si devono occupare dei codici minori. Avevamo bisogno, spalmati nell’arco di tutto l’anno, di 235 medici, in questa particolare specialità e abbiamo ricevuto 851 domande. Quindi mi pare che possiamo tranquillamente considerarlo un grande successo” ha commentato l’assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso in un punto stampa in Consiglio regionale. “Abbiamo, come prima Regione, deciso di interrompere questa vergognosa vicenda dei gettonisti e delle cooperative. Abbiamo sempre ritenuto – ha spiegato – che fosse la cosa più immorale possibile e immaginabile vedere dei medici lavorare nei Pronto soccorso e nelle sale operatorie dove ci sono le situazioni più critiche, con gli stipendi molto bassi e ingiusti che in questo momento i colleghi ricevono nell’ambito degli ospedali pubblici”. Ma che fosse anche “assolutamente ignobile che affianco di questi colleghi ci fossero dei medici che per 12 ore di lavoro potessero guadagnare 1.500 euro. Sappiamo benissimo che molti di questi gettonisti lavorano la notte in ospedale e guadagnano 1.500 euro, smontano per andare in un altro ospedale e lavorano durante la giornata. Lo hanno dichiarato loro stessi e guadagnano altri 1.500 euro – ha aggiunto -. In due o tre giorni questi signori, senza preoccuparsi dei livelli di stanchezza, stress e possibile distrazione, si guadagnano quei 5-6mila euro che poi gli permettono per il resto del mese di fare altro. Questo può accadere in una situazione di libero mercato in strutture che però non possono essere quelle pubbliche”. Bertolaso ha poi aggiunto: “Nei prossimi giorni faremo un altro concorso, riapriremo anche per altre specialità perché non è un mistero per nessuno che abbiamo anche bisogno di pediatri e di psichiatri in particolare”, anche se con “numeri molto inferiori rispetto a quelle che sono le problematiche dell’emergenza urgenza”.

MAJORINO: 851 MEDICI CANDIDATI NON SONO TANTI

“In realtà per il fabbisogno generale non sono assolutamente tanti”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale della Lombardia, Pierfrancesco Majorino. “Noi abbiamo bisogno di irrobustire tanto la sanità lombarda, mi auguro quindi alla fine che il risultato sia positivo – ha aggiunto in un punto stampa a margine della seduta di oggi – attualmente non ci siamo ma soprattutto penso che la cosa più grave sia che Regione Lombardia non affronta l’enorme tema delle liste di attesa e continuiamo a fare sì che ci sia un privato che sia arricchisce mentre la gente sta in attesa per vedersi curare”.

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