I riscontri che giungono da produttori e dai punti vendita indicano che sarà un cenone di Capodanno con il ‘made in Lombardia’ assoluto protagonista. 30. Piatti tipici, prodotti enogastronomici e della tradizione contadina dalla pianura alla montagna, passando per i laghi: l’offerta è vasta ed eterogenea, tanto che in ogni territorio si possono fare gustose scoperte e imbattersi in eccellenze senza pari.

“La fierezza di essere lombardi si celebra anche a tavola”: lo ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.

Tra cibi e vini, la Lombardia vanta 75 prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), che con un valore di quasi 2,5 miliardi di euro fanno della regione la terza in Italia per impatto economico e la prima assoluta per crescita (+14,6%) nel 2022.  In Lombardia si producono cinque dei primi dieci formaggi DOP italiani per valore: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone Valpadana e Taleggio. Nel comparto dei prodotti a base di carne, oltre alla Bresaola della Valtellina, la maggior parte dei grandi salumi nazionali è alimentata dalla filiera degli allevamenti lombardi.

Grandissima è inoltre la qualità dei vini: in Lombardia 9 bottiglie su 10 sono a Denominazione di Origine. La regione vanta infatti 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt e il comparto nel 2022 è cresciuto in valore del 18,1%, trainato da Franciacorta, Lugana, Oltrepò, Valtellina e Garda. Oltre a vini blasonati e già noti, ci sono vere e proprie chicche da scoprire visitando le cantine di piccoli produttori che con passione animano le loro vigne e ci offrono il frutto di mesi di lavoro e di amore per la terra.

“Consumare i prodotti enogastronomici lombardi – prosegue Beduschi – è un piacere e un dovere. Abbiamo eccellenze che tutta Europa e il mondo ci invidiano: per questo devono trovare ospitalità sulle nostre tavole per iniziare l’anno nuovo con l’abbrivio giusto”. Cosa non può mancare in tavola la sera del cenone? “Cotechino e lenticchie – risponde Beduschi – sono ottima abbinata e anche doverosa sulle tavole dei lombardi, da accompagnare a vini che possano esaltarne i sapori”. “Tanti auguri quindi a tutti – conclude Beduschi -. La Lombardia anche nel 2024 sarà emblema delle cose buone e belle in tutta Italia e nel mondo e l’invito per tutti è iniziare il nuovo anno stappando una bottiglia di bollicine, rigorosamente lombarde”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati